Papa Paolo VI e mons. Oscar Arnulfo Romero saranno canonizzati in Piazza San Pietro il prossimo 14 ottobre, nel corso del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani. Lo ha comunicato papa Francesco durante il Concistoro ordinario pubblico per alcune cause di canonizzazione, svoltosi in Vaticano. Tra gli altri santi che verranno proclamati il 14 ottobre dal Papa ci sono i sacerdoti italiani Francesco Spinelli e Vincenzo Romano.
La figura di Paolo VI Non era così scontato che Paolo VI e Romero fossero santificati lo stesso giorno. Ma è innegabile che queste due figure abbiano molto in comune. Papa Giovanni Battista Montini, "timoniere del Concilio", morto a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978 e beatificato da papa Francesco il 19 ottobre 2014, ha dato il via a quel percorso - definito necessario da Bergoglio - della Chiesa verso la modernità.
La figura di Romero Della stessa modernità di Paolo VI si faceva portavoce Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador ucciso dagli "squadroni della morte" il 24 marzo 1980. Proprio in quanto fedele interprete del Concilio, il salvadoregno è stato a lungo vittima di critiche, spesso sfociate in calunnie vere e proprie. Al Vaticano da gran parte dell’episcopato dell’America centrale arrivavano di continuo lettere in cui Romero era definito "eterodosso, insano di mente, malato psichico in forma grave" o addirittura “un uomo pericoloso che andava fermato”.
E non poche volte proprio Paolo IV aveva preso le sue difese. "Coraggio, è lei che comanda", gli disse il Pontefice Montini nell'aprile del 1977, consapevole che l’unica colpa di Romero era la stessa sua: credere in una chiesa più vicina al suo tempo e ai suoi fedeli.