Mps ancora in affanno in Borsa dopo le parole del leghista Claudio Borghi, che ha auspicato il rinnovo dei vertici e ha ribadito l'intenzione di far restare pubblica la banca senese. Il titolo è stato subito sospeso in apertura di seduta e, una volta riammesso agli scambi, è arrivato a cedere oltre il 2%. Giovedì Mps aveva chiuso in calo dell'8,8% a 2,92 euro.
Un post su Facebook del presidente della Toscana Enrico Rossi Ha fatto seguito alle parole dell'esponente del Carroccio. Rivolgendosi al responsabile economico leghista, il governatore ha scritto: "Borghi, per favore, taci. Fuori la brutta politica dalle banche. Ai parlamentari deve essere tolta l'immunità per reati che danneggiano società quotate in Borsa. Le parole di Borghi hanno fatto guadagnare molto qualcuno e hanno fatto perdere altri e lo Stato, cioè tutti noi".
L'intervento di Borghi puntava a un intervento dello "Stato azionista che deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio".