MONGOL RALLY 2018

Da Milano alla Mongolia a bordo di un'utilitaria: il viaggio di beneficenza di un gruppo di amici over 50

Sono in otto e prenderanno parte al Mongol Rally 2018: partiranno il 15 luglio dal capoluogo lombardo a bordo di due macchine rigorosamente "scassate". Con loro anche l'attore e comico Antonio Cornacchione

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Sono in otto, hanno tutti più di 50 anni e tra qualche settimana partiranno da Milano a bordo di due utilitarie: destinazione Ulan Bator (Mongolia). "Qualcuno potrebbe chiamarla crisi di mezza età. Noi la chiamiamo spirito di avventura", scherzano sul profilo social del loro team. Lasceranno figli, famiglie, lavoro per prendere parte alla "folle" avventura che li vedrà fuori casa per più di un mese. Il gruppo di amici milanesi ha deciso infatti di prendere parte al Mongol Rally 2018: un viaggio a scopo di beneficenza. "E' la tipica vacanza che si fa post diploma o post laurea, noi abbiamo deciso di farlo ora, superati i 50 anni", racconta a Tgcom24 uno dei partecipanti, Emanuele Martinoli di 56 anni, professione avvocato. Con lui partirà anche il comico Antonio Cornacchione.

Perché ha deciso di buttarsi in quest'avventura?
Io e un mio amico, Michele, abbiamo sempre avuto il desiderio di andare in Mongolia. Quindi quando abbiamo scoperto l'esistenza del Mongol Rally ci siamo gasati e abbiamo deciso di partecipare. 
 
Ci spieghi, come funziona il Mongol Rally?
E' un viaggio che viene organizzato da diversi anni con lo scopo di raccogliere soldi da donare in beneficenza. Si parte da diversi punti di partenza distribuiti per il mondo, noi per esempio partiremo da Praga, per arrivare in Mongolia. Faremo più di 13mila chilometri e attraverseremo Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikstan, Kirghizistan, Kazakistan, Russia. 

Il tutto a bordo di due utilitarie?
La regola è che la macchina sia "scassata", il più possibile. All'inizio abbiamo cercato delle macchine più confortevoli, ma gli organizzatori ce le hanno bocciate tutte. Da regolamento le auto devono essere di piccole dimensioni e di cilindrata non superiore ai 1200 cc. Allora abbiamo optato per due vecchie Panda che una delle partecipanti aveva in garage. Partiremo con quelle.

Chi altro partirà con lei?
All'inizio eravamo solo io e il mio amico Michele Gallizia, product manager di 56 anni. Poi si sono aggiunti in tanti, con grande entusiasmo perché sono cose talmente folli che o ci si butta a capofitto o si scappa. Adesso siamo in otto: io, Michele, Benedetta Brambilla, medico di 51 anni; Guido Daccò, commercialista di 53; Francesca Orlando di 54 anni, professione insegnante; Antonio Strada, imprenditore di 57 anni, Ursula Benedetti di 55 anni, avvocato. E poi il nostro Vip: l'attore e comico Antonio Cornacchione. In realtà solo io e Michele faremo il viaggio intero, gli altri faranno insieme a noi dei pezzi per motivi familiari e di lavoro. 

Perché vi chiamate Team Oklahoma?
Ogni utilitaria deve raccogliere minimo mille sterline: 500 per una onlus a piacere e 500 per la Cool Earth, una onlus indicata dall'organizzazione. Noi abbiamo scelto la comunità Oklahoma onlus come associazione a cui donare i soldi, da qui il nome della nostra squadra.

Come mai avete scelto proprio questa onlus?
Io ne sono Presidente, oltre che volontario da tantissimi anni. Si tratta di un'associazione senza scopo di lucro che si occupa di minori in stato di difficoltà. I ragazzi ospiti della Comunità Oklahoma Onlus vengono accompagnati in un percorso di crescita personale fino al compimento della maggiore età: vengono incentivati allo studio, seguiti nelle attività sportive e di tempo libero, aiutati nella ricerca di un posto di lavoro e di una sistemazione abitativa esterna. E' una onlus che conosco bene, so che i soldi non andrebbero sprecati e i miei amici sono stati d'accordo nell'appoggiarla. 

Come state raccogliendo i soldi?
A inizio maggio abbiamo organizzato una corsa campestre. Poi abbiamo creato una sorta di flash mob in cui abbiamo portato le macchine che useremo per il viaggio in un posto e abbiamo fatto entrare le persone filmandole mentre entravano, ma non mentre uscivano realizzando un video molto divertente. 

Come farà a lasciare il lavoro da avvocato per più di un mese?
Fortunatamente sono titolare dello studio quindi sono riuscito a organizzarmi. Ho preparato i miei collaboratori, ora mi aspetta la parte più difficile: preparare i miei clienti.

La sua famiglia come ha preso la notizia che avrebbe partecipato a questa avventura?
Viene con me anche mia moglie. Era partito come un viaggio di soli uomini, ma poi si è aggiunta una nostra amica e ha trascinato con lei una serie di mogli che hanno voluto partecipare tra cui la mia. Quindi quelli più preoccupati sono i figli: hanno paura che non torniamo più (ride ndr.). Devo ammettere però che anche all'inizio quando ho detto a mia moglie di voler partire lei ha acconsentito subito perché sapeva che era il sogno della mia vita

Quanto starete in viaggio?
La partenza ufficiale è il 16 luglio da una località segreta vicino a Praga, ma noi partiremo il giorno prima da Milano. Da regolamento bisogna arrivare entro il 10 settembre, ma noi speriamo di farcela entro metà agosto.

Cosa metterà in valigia?
Non lo so, manca ancora molto. Ho paura del freddo, quindi sicuramente qualcosa che tenga caldo anche perché nella seconda parte viaggeremo sopra i 3mila metri.