LICENZIATI I 5 ARRESTATI

Napoli, la turista inglese violentata: "Erano 10 uomini, alcuni giovanissimi"

Individuati e arrestati cinque responsabili, che sono stati licenziati dall'hotel in cui lavoravano e dove è stato compiuto lo stupro

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"Nella stanza del personale, dove sono stata portata sotto l'effetto della droga c'erano almeno dieci uomini nudi, tutti molto giovani. Uno di loro, mi ricordo, aveva tatuata sul collo una corona". Lo si legge nell'esposto fatto alle autorità dalla turista inglese violentata in un albergo di Meta di Sorrento (Napoli). Le indagini hanno portato alla scoperta di una chat in cui i responsabili scambiavano commenti e foto scattate durante le violenze.

"Mi sembrava di essermi staccata dal corpo" - "Mi sembrava di essermi staccata dal corpo e di assistere dal di fuori a quel che mi stava accadendo", dice la donna ricostruendo quanto accaduto la sera di ottobre 2016 quando almeno una decina di uomini l'hanno drogata e violentata a ripetizione. La svolta nelle indagini, durate due anni, è arrivata lunedì quando la polizia ha arrestato cinque persone con l'accusa di violenza sessuale di gruppo con l'aggravante dell'uso di sostanza stupefacente. Si tratta di Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Francesco D'Antonio.

Licenziati tutti e cinque gli arrestati - E nelle ultime ore è stato licenziato l'unico ancora in servizio dei cinque dipendenti dell'hotel Alimur. Il contratto a tempo indeterminato di un giovane di 22 anni, che era stato assunto con la qualifica di aiuto cuoco, è stato rescisso per giusta causa. Già due anni fa, quando la polizia, nell'ambito delle indagini, si è recata nell'albergo per sequestrare i telefonini degli indagati, la direzione dell'albergo aveva deciso di non rinnovare i contratti a tempo determinato a quattro dei cinque lavoratori arrestati.

L'hotel: "Estranei ai fatti, profonda solidarietà alla vittima" - In una nota la direzione dell'albergo manifesta "piena vicinanza e profonda solidarietà nei confronti della vittima". "A tal fine - si legge nel comunicato - è ferma la determinazione della società, laddove la Procura decidesse di esercitare l'azione penale, di costituirsi parte civile nei confronti degli ex dipendenti al fine di accertare quanto accaduto e tutelare l'immagine e il buon nome della struttura". La direzione dell'hotel Alimuri rimarca, infine, di essere assolutamente estranea ai fatti e di avere "primario interesse affinché si faccia chiarezza sull'episodio".