LUTTO NELLA MUSICA

E' morta Milva: la "Pantera di Goro" aveva 81 anni

Martedì 27 aprile sarà allestita la camera ardente, seguiranno i funerali in forma privata

E' morta Milva: la "Pantera di Goro", così soprannominata dalla sua città natale, si è spenta nella sua casa nel centro di Milano. La figlia Martina Corgnati ha reso noto che la madre era malata da tempo di Alzheimer. Nella mattina di martedì 27 aprile, a partire dalle 9:30, nel foyer del Piccolo Teatro Strehler sarà allestita la camera ardente. I funerali seguiranno in forma strettamente privata. 

Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, era nata il 17 luglio 1939 e viveva a Milano con la segretaria Edith e la figlia, Martina Corgnati, critica d'arte. Storica interprete della canzone italiana, nella sua lunga carriera ha riscosso un successo mondiale, sfondando con la sua voce i confini nazionali e ottenendo consenso soprattutto in Germania.

Carriera internazionale - La Pantera di Goro o La Rossa (come la definì Jannacci in una sua canzone) mosse i primi passi sul palco a 16 anni nelle balere emiliane, con il nome d'arte di Sabrina. Il suo talento la catapultò fuori dal tranquillo contesto provinciale e per lei si aprirono le porte della canzone popolare e del teatro, a fianco di una colonna come Bramieri, passando per Riondino e Giorgio Strelher. Milva è stata un'artista a tutto tondo, capace di interpretare con passione i successi di Franco Battiato, di Ennio Morricone e di Astor Piazzolla, ma anche le canzoni dei grandi compositori greci, francesi e tedeschi. 

Milva aveva una profilo internazionale come poche altre interpreti in Italia: era capace di cantare e recitare in ben nove lingue e divenne una delle più brillanti interpreti di Brecht. Fu la partner perfetta dei tango di Astor Piazzolla e pioniera del musical con l'interpretazione di una prostituta in "Angeli in bandiera" nel 1969, al fianco di Gino Bramieri. Conquistò anche l'estremo Oriente, cantando in Giappone e Corea del Sud.

Onorificenze di altissimo pregio - Durante la sua lunga carriera Italia, Francia e Germania le hanno conferito le più alte onorificenze. E' infatti l'unica artista italiana ad essere contemporaneamente Ufficiale dell'Ordre des arts et des lettres (Parigi, 1995), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Berlino, 2006), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Roma, 2 giugno 2007) e Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese (Parigi, 2009).

L'addio alle scene  - Nel 2010, dopo aver pubblicato il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato (dopo "Milva e dintorni" del 1982 e "Svegliando l'amante che dorme" del 1989), intitolato "Non conosco nessun Patrizio", aveva annunciato il suo addio alle scene, dopo mezzo secolo di palcoscenico.
 

L'ultimo regalo di Cristiano Malgioglio  - Nel 2018 l'amico Cristiano Malgioglio si era fortemente impegnato per farle assegnare da Sanremo il Premio alla Carriera. "Milva è la più grande, ha fatto 13 Sanremo, ha cantato in tutte le lingue. Insomma Sanremo aveva l'obbligo morale di onorarne la grandissima carriera", aveva dichiarato all'epoca il paroliere.

L'ultima apparizione per combattere il Covid - Nel maggio 2020 Milva fa la sua ultima apparizione sulla scene musicale, con un cameo nella chiusura del videoclip della canzone "Domani è Primavera" di Dario Gay, incisione fatta dallo stesso in collaborazione con altri artisti per l'emergenza da COVID-19. 

Il 26 marzo scorso aveva anche ricevuto il vaccino contro il Coronavirus, invitando tutti i suoi fan a fare lo stesso. "Io mi vaccino perché tengo alla mia vita a e alla vita altrui. Fatelo anche voi. Abbiamo bisogno di tornare alla vita di prima, e di abbracciare i nostri cari. Tutti quanti insieme possiamo farcela a sconfiggere questo virus", aveva scritto su Facebook.