A Cannes 2018 sbarca Christopher Nolan ed è standing ovation. In veste di professore il regista britannico ha parlato per quasi due ore, sabato 12 maggio, in una masterclass, nella sala Bunuel del Festival, raccontandosi e presentando il nuovissimo restauro in 70 millimetri di "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick, proiettato in anteprima mondiale, in occasione di un grande anniversario: i 50 anni del film che ha stravolto l'idea stessa di futuro e science-fiction.
Nolan, che ha lavorato, in collaborazione con il team di Warner Bros. Pictures, al processo di masterizzazione del film, è arrivato con la figlia di Stanley Kubrick, Katharina, l'attore Keir Dullea e tutti i vertici della Warner Bros per battezzare il restauro della pellicola cult. "Arrivo per la prima volta a Cannes con grande emozione e mi fa un po' impressione vedere il mio nome accostato a quello di un genio (Kubrick, ndr)", dice il regista: "Circa un anno fa alla Warner mi chiamarono per sovrintendere al restauro digitale in 4K di sette dei miei film. Per controllare le differenze con gli originali mi misi a lavorare in contemporanea su proiettori tradizionali e digitali confrontando i risultati, usando anche i proiettori a 70mm che avevo voluto per i miei ultimi lavori. Un bel giorno i tecnici di Warner mi chiesero se volevo fare lo stesso confronto con un paio di bobine del film di Kubrick a cui stavano lavorando per una nuova edizione rimasterizzata. L'effetto, tra l'altro senza sonoro, fu talmente sconvolgente che mi ritrovai a correre indietro nella memoria quando, bambino di sette anni, mio padre mi aveva portato nel più bel cinema di Londra a vedere "2001 Odissea nello spazio" proiettato in 70mm. Quella sera stessa decisi che avrei dato una mano al progetto e che volevo ad ogni costo che una nuova generazione di spettatori potesse provare la mia stessa emozione primaria".
Warner Bros. Pictures presenta a Cannes una copia in 70mm ottenuta dal negativo originale attraverso un procedimento di ricreazione fotochimica, senza ritocchi digitali o modifiche al montaggio, che consentirà quindi al pubblico di rivivere l’esperienza di 50 anni fa con il film che ha rivoluzionato la fantascienza.
La conversazione di Nolan con il suo pubblico, letteralmente incantato dalle sue parole, ha spaziato in mille direzioni: "Sono nato nel 1970 a Londra e quando si e' trattato di scegliere gli studi superiori mio padre mi ha impedito di iscrivermi a una scuola di cinema. Non lo ringrazierò mai abbastanza perché' cosi' ho imparato a muovermi a mio agio nelle strutture letterarie, tra i miti e le storie che suonavano familiari al mio futuro pubblico...".
E poi ancora : "Mi piace molto James Bond ed è vero che per un momento ho pensato di candidarmi proprio come avevo fatto per Batman, convinto che questi personaggi andavano riportati a una sorta di normalità contemporanea in cui non sono supereroi ma individui in carne ed ossa. E certo ho guardato a 007 (ma anche a 'Blade Runner') pensando ai gadget che Wayne/Batman usa grazie alla sua immensa fortuna. Ma i miei temi ricorrenti mi portano altrove, nel mistero della mente, nel senso di colpa e di giustizia, a parlare di fiducia e tradimento". Per concludere: "Il cinema e' casa mia e la sua vera forza sta nell'essere un'emozione condivisa con sconosciuti. Anche per questo sono molto restio a rivelare in anticipo le mie storie e non amo commentarle. Voglio che ogni spettatore costruisca il suo film con la stessa liberta' con cui io sono riuscito a restare me stesso anche alle prese con i grandi budget degli Studios, quando hai la piu' grande delle fortune: quella appunto di ricreare mondi per la fantasia di chi vede".
Il capolavoro di Kubrick tornerà nelle sale italiane il 4 e il 5 giugno.