Erano arrivate a Roma unite per il torace e l'addome e lo scorso ottobre sono state separate all'Ospedale Bambino Gesù con un intrevento delicatissimo durato più di dieci ore. Adesso, Rayenne e Djihene, gemelline siamesi, possono tornare a casa, in Algeria. Dopo gli ultimi accertamenti, i medici hanno deciso che potevano essere dimesse il 10 maggio, il giorno del loro secondo compleanno. Nel reparto dove hanno vissuto per tanti mesi è stata organizzata una festa per salutarle. "Ci mancheranno un bel pò", ha detto commosso il direttore del dipartimento chirurgico, Alessandro Inserra.
"Dal giorno del nostro arrivo a oggi sono cambiate tante cose. Ora le bambine si alzano addirittura in piedi da sole, sono aumentate di peso e stanno bene. Fino a poco tempo fa io e mia moglie proprio non immaginavamo cosa ci potesse riservare il futuro, ma ora è arrivato il momento di tornare a casa. Vogliamo ringraziare l'Ospedale, i medici e gli infermieri che ci sono stati sempre vicini per tutto questo tempo", afferma emozionato Athmane Mebarki, il papà delle bimbe.
A sette mesi dall'operazione che ha permesso di separarle, le piccole riescono a muovere i primi passi e pronunciano alcune parole in italiano. Ma il loro cammino riabilitativo sarà piuttosto lungo: nei prossimi anni, infatti, dovranno essere sottoposte ad altri interventi correttivi. In Algeria le bambine saranno seguite da un centro medico a Madaura, a cento chilometri dal Oum El Bouaghi, la loro città di origine.
Prima della partenza le gemelline sono state sottoposte a una serie di accertamenti di base per avere un quadro finale della situazione clinica e per aggiornare la documentazione da fornire alla famiglia. Il reparto dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù le ha salutate commosso: dalla presidente dell'Ospedale Mariella Enoc a Alessandro Inserra che è stato alla guida del team di 40 persone che ha operato le piccole, ma anche tutto lo staff di medici e infermieri.
"Ci mancheranno un bel pò. Rimandiamo a casa le bambine in una condizione clinica stabile. In futuro dovranno essere controllate di nuovo e prevediamo che torneranno al Bambino Gesù fra un anno circa. Oggi riescono a mantenere la posizione eretta e camminano disordinatamente, ma con il tempo potranno recuperare", commenta Inserra.