Inventare la morte del proprio figlio di sette anni, stroncato da un male incurabile, per accaparrarsi i soldi di una colletta solidale organizzata dal parroco del paese, prima per pagare le cure e poi i funerali. Questa è la storia assurda, ricostruita da Le Iene, che arriva da Nardò, piccolo comune in provincia di Lecce dove un intero paese è stato truffato da una donna. Il controllo incrociato da parte di servizi sociali e carabinieri ha permesso di smascherare la truffa, consentendo di evitare addirittura la messinscena di un funerale finto già organizzato dal sacerdote.
"Ho sbagliato, però non devo spiegazioni a nessuno, tantomeno ai giornali", dichiara a Matteo Viviani la donna, il cui volto viene oscurato per ragioni di privacy. Dopo diverse insistenze la Iena riesce a convincerla ad andare a scusarsi con Don Giuseppe Casciaro, "vittima di tutta questa vicenda", come raccontano alcuni concittadini. Una situazione dai contorni poco chiari che ha lasciato basito il povero sacerdote, che durante il faccia a faccia ha posto alla donna una semplice domanda: "Dovevano venire Le Iene a farti uscire di casa?".
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