Nessun accordo al termine del vertice del centrodestra tenutosi a Palazzo Grazioli. Restano infatti le distanze tra il leader della Lega e quello di Forza Italia: meglio il voto che un governo del presidente, avrebbe detto Salvini a Berlusconi, che invece vuole Forza Italia dentro il governo ed esclude qualsiasi appoggio esterno.
Dopo il "passo indietro" di Luigi Di Maio che si è detto pronto a "lasciare" premiership per sostenere un nome "terzo" e fare con la Lega un governo che assicuri il via libera a "reddito di cittadinanza, abolizione della legge Fornero e legge anticorruzione", la palla passa ora al centrodestra. L'alternativa, ha detto anche Di Maio, è solo il voto, perché M5s e Lega dicono no a governi tecnici o del presidente.
Salvini: "No a un governo del presidente, meglio ritorno al voto" - Non sarebbe infatti sostenibile, per Salvini, l'idea di Berlusconi di appoggiare un governo del presidente nell'attesa di creare in Parlamento le condizioni per la nascita di un esecutivo di centrodestra. Se l'accordo con Di Maio si facesse, ipotizzano nel centrodestra, si potrebbero chiedere un premier come Giancarlo Giorgetti, e Salvini si farebbe garante dell'alleato. Se non si arrivasse a un governo politico, "che dia garanzie al sistema Paese", per il leader della Lega sarebbe preferibile tornare in tempi rapidi al voto.
Berlusconi: "No appoggio esterno di FI" e apre a un governo del presidente - Berlusconi resta da parte sua totalmente contrario ai diktat di Di Maio: andiamo al Colle a invocare l'incarico a un premier del centrodestra, continua a chiedere. E se Mattarella proponesse un governo del presidente, sostengono fonti di FI, Berlusconi sarebbe disponibile, pur di tenere unito il centrodestra, a dire no e accettare il ritorno alle urne.