Luigi Di Maio apre a Matteo Salvini nel tentativo di dare un governo al Paese dopo oltre 60 giorni. "Ok a un premier terzo ma con impegno sul programma", dice il leader M5s su Rai3. "Se l'ostacolo sono io scegliamo insieme il nome. Pronto a fare passo indietro", precisa ribadendo il no a Berlusconi. Il capogruppo FI alla Camera, Mariastella Gelmini: "Rispediamo tentativo di dividerci". Fonti della Lega esprimono apprezzamento per le parole di Di Maio.
"Se il punto è realizzare qualcosa per gli italiani, un programma elettorale, e l'ostacolo sono io, a Salvini dico scegliamo insieme il presidente del Consiglio a condizione che realizzi il reddito di cittadinanza e Fornero. Una soluzione dobbiamo trovarla, un governo tecnico, il problema è la connessione con il Paese. Scegliamo una personalità politica", ha sottolineato Di Maio ospite di Lucia Annunziata a In mezz'ora.
"Dobbiamo fare tutti un passo indietro" - "Il giorno dopo le elezioni abbiamo dovuto fare una scelta: rivolgerci alle forze politiche - ha proseguito il leader M5s -. La prima è stata la Lega. Quando abbiamo iniziato la discussione sul contratto Salvini ha sempre detto 'Il premier deve andare al centrodestra'. In questa situazione la mia persona era un argine a non mollare la premiership al centrodestra, cioè anche a Silvio Berlusconi. Con Berlusconi apparteniamo a due ere politiche diverse. Ora siamo nella terza Repubblica, dobbiamo cominciare a parlare di temi e devi sapere con chi quei temi si possono realizzare. Io faccio un passo indietro, Salvini fa un passo indietro, ma c'è un altro che deve fare un passo indietro", riferendosi a Berlusconi.
"Mai perso la speranza" - Per Di Maio, "oltre l'accordo per un governo M5s-Lega con un premier condiviso non si va. Noi proponiamo un governo politico con la Lega su alcuni punti. Cosa farà Berlusconi non lo so. Sono speranzoso. In questo periodo la più grande beffa è che noi ci abbiamo provato in tutti i modi, anche col Pd. Ma anche lì si è capito che valevano più le dinamiche interne. La speranza di poter fare qualcosa di buono per l'Italia io non l'ho mai persa. Credevo che sarebbe stato difficile, ma non impossibile".
Governo del presidente non ha i numeri - Secondo il leader del Movimento 5 stelle, "per il governo del presidente oggi non ci sono i numeri, perché il M5s non c'è e a quello che sento non c'è neanche la Lega. Non voteremmo la fiducia a un governo del presidente". "Non si tratta di mettersi contro Mattarella - ha sottolineato Di Maio -. Credo che il Quirinale sappia che il Movimento dal primo giorno sia stato lineare nel raccontare la propria linea e dal primo giorno il Quirinale sa che non saremmo stati disponibili a governi tecnici di scopo, come saremmo indisponibili a qualsiasi governo che non abbia una connessione col Paese. Se non è possibile fare un governo politico torniamo al voto. Non possiamo votare la fiducia".
"Vedo un rischio per la democrazia rappresentativa" - Di Maio ha poi lanciato un allarme: "Io non minaccio nulla ma il rischio di azioni non democratiche può esserci. E' il rischio del fallimento della democrazia rappresentativa se tutti rispondono picche e non si riesce a fare un governo. C'è il rischio di una deriva non democratica: si arriva al momento in cui non si va più a votare e aumenta l'astensione. Hanno votato in 11 milioni e l'unica risposta è stata il 2 di picche perché Berlusconi e Renzi lo hanno voluto?".
"Si può votare a fine giugno o a luglio" - Il leader del M5s ha ribadito la volontà di tornare subito alle urne: "Si può votare a fine giugno o a luglio se si vuole, ma lo dico non perché sia la mia speranza ma perchè resta l'unica alternativa", se salta qualsiasi accordo. "Chi oggi sta lavorando per sabotare il Movimento 5 stelle al governo - ha precisato - sono le forze politiche che hanno perso, e perderanno ancora se si ostinano su questa strada".
"Governo Gentiloni o governo tecnico si equivalgono" - "Io non sono d'accordo con Gentiloni ma credo che ci siano le condizioni per l'Italia di tenere comunque i conti in ordine". Così Di Maio che, alla domanda se preferisca la continuità del governo Gentiloni ad un governo tecnico, ha risposto: "Io non capisco, state dicendo che il presidente della Repubblica manderebbe alle Camere un presidente pur sapendo che non avrebbe maggioranza? Non sarebbe allora come un governo per gli affari correnti di Gentiloni?".
Apprezzamento Lega per disponibilità di Di Maio - Fonti della Lega esprimono apprezzamento per le parole di apertura pronunciate dal leader del M5s, Luigi Di Maio, e ribadiscono l'indisponibilità verso qualsiasi governo del presidente.
Gelmini: rispediamo tentativo Di Maio di dividerci - "Ancora una volta Luigi Di Maio mette in scena un goffo e reiterato tentativo di dividere il centrodestra. Rispediamo al mittente queste inaccettabili intromissioni". Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, rispondendo alle parole di Di Maio. "E' l'ennesima invasione di campo per provare a coprire le sue debolezze, le sue difficoltà e il fallimento del M5s. La nostra coalizione è più che mai coesa", aggiunge.