Deragliamento di Pioltello, sui risarcimenti si avventano gli sciacalli
Piovono in Procura richieste di danni anche da parte di chi quel 25 gennaio non era sul treno Cremona-Milano coinvolto nell'incidente
Oltre a quelle - legittime - delle parti lese, e cioè i familiari delle tre vittime e i 50 feriti, piovono in Procura le richieste di risarcimento danni dopo il deragliamento a Pioltello, il 25 gennaio, del treno Cremona-Milano. C'è qualche abituale pendolare, infatti, che su quel convoglio maledetto neanche c'era quel giorno, ma che ritiene di aver subito lo stesso un torto; o chi quella mattina è arrivato tardi a lavoro dovendo trovare altre soluzioni di trasporto dal momento che la linea ferroviaria era bloccata e, ancora, chi c'era al momento dell'incidente, ma per sua fortuna non riportò nemmeno un graffio, eppure ora lamenta lo stato di shock. Un ricco campionario di presunti danneggiati e sciacalli, insomma, come scrive Il Giorno.
Sarebbero "almeno una decina - riporta il quotidiano -
le richieste più fantasiose. C’è per esempio la giovane professionista,
consulente del lavoro, che quella mattina ha atteso il treno in una stazione oltre Pioltello e che ora lamenta di non essere potuta arrivare in tempo in ufficio. Oppure i due o tre pendolari che quel giorno, a causa del disastro, hanno dovuto prendere treni diversi per arrivare a Milano e vorrebbero veder risarcito il loro disagio. E persino quei quattro o cinque passeggeri che sul Cremona-Milano salgono tutte le mattine ma che
proprio quel 25 gennaio non c’erano".
Per chi c'era, poi, sul treno deragliato, ma che è uscito dal disastro sano e salvo, il caso è a parte: anche i passeggeri usciti indenni dalle lamiere "vorrebbero essere risarciti per lo shock. Comprensibile: ma
il danno va provato, non solo dichiarato", sottolineano i giornalisti che si sono occupati dell'inchiesta.
"Tutte vicende - conclude
Il Giorno - che, messe insieme, potrebbero ottenere al massimo qualche grado di soddisfazione con
una class action in sede civile, quel genere di azione che viene promossa da gruppi di consumatori o di utenti, ma che certo ha poco a che vedere con i possibili danni direttamente subiti dalle vittime di Pioltello".
SU TGCOM24