La governatrice dell'Iowa, la repubblicana Kim Reynolds, ha firmato la legge più severa negli Stati Uniti sull'aborto, vietandolo dopo le sei settimane, ovvero una volta che il battito cardiaco del feto è stato rilevato. Misure simili sono state approvate da altri Stati ma non sono entrate in vigore in seguito alla battaglia legale che si è aperta nei vari tribunali sulla loro costituzionalità.
La norma che vieta l'aborto dopo le sei settimane è già oggetto di critiche che probabilmente si tradurranno in uno scontro in tribunale.
E' "incostituzionale" affermano alcune associazioni. Ma i senatori repubblicani dell'Iowa sono ottimisti e vedono nella norma la possibilità di ribaltare la Roe v Wade, la legge sull'aborto federale americana. Se infatti si finirà in tribunale, c'è la possibilità che si arrivi alla Corte Suprema e quindi a un capovolgimento delle norme in vigore negli Stati Uniti. "La legge può essere un mezzo di cambiamento e un'opportunità per capovolgere la Roe v Wade. Oggi il movimento pro-vita ha vinto, ma la guerra è dietro l'angolo" dice il senatore dello Stato Rick Bertrand.