Storie di moda

Giannico. Calzature seducenti con un vibe ricercato

Nicolò Beretta, giovane designer dalla creatività rivoluzionaria, conquista il mondo delle scarpe di lusso

di Elena Misericordia

© ufficio-stampa

Il brand di calzature e accessori di lusso Giannico è stato fondato nel 2013 dall’eclettismo del designer milanese Nicolò Beretta, uno dei giovani stilisti più promettenti del panorama internazionale.
Lo stile ricercato e seducente delle sue sofisticate creazioni coniuga, con eleganza ed originalità, gli stimoli visivi provenienti da arte, design e viaggi. Giannico è un prodotto squisitamente Made in Italy, che si affida all’esperienza dei più grandi maestri artigiani del nostro territorio, utilizzando pellami e materiali di primissima qualità: pregiati vitelli, morbido cavallino, soffici nappe, raffinati satin e brillanti vernici.

L’enfant prodige delle calzature, come lo ha definito Forbes nel 2015, per la Primavera-Estate 2018 propone calzature sexy dai dettagli preziosi. La collezione “Fontana”, con i suoi caratteristici revers, rimanda immediatamente il pensiero al famoso artista dei tagli. La linea “Daphne” risplende di luce grazie alle spille rainbow in cristalli sfavillanti. Le pump “Gilda” si distinguono per i dettagli glamour, dalle finiture metalliche agli inserti colorati. Novità di stagione la Totem Bag: essenziale e pulita, pratica e senza tempo, si riaggancia all’idea pura e primordiale del concetto di borsa.
  
Ma chi è Nicolò Beretta? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono nato a Milano nel 1995. Fin da piccolissimo già disegnavo abiti da sera per le principesse delle fiabe. Appena iniziato il liceo classico, mio padre è stato trasferito a Sydney per lavoro e con lui tutta la nostra famiglia ha traslocato in Australia. Ho ultimato lì i miei studi, frequentando una scuola superiore con indirizzo artistico. Nel frattempo la mia attenzione si è spostata dagli abiti agli accessori, in particolare le scarpe. 

Da dove deriva la tua passione per la creatività? Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che “da grande” saresti diventato un designer?
Poco prima di finire la scuola avevo già disegnato come autodidatta una capsule collection di scarpe. Erano solo degli sketches. Un giorno venni a sapere che Vogue Italia aveva organizzato un incontro con Manolo Blahnik, offrendo a giovani stilisti la possibilità di mostrare il proprio portfolio al grande maestro. Ancora minorenne, mi sono imbarcato su un aereo da Sydney verso Londra, dove ho conosciuto Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, e proprio lui, Manolo Blahnik. Sfogliando i miei schizzi, il famoso stilista mi disse che avrei dovuto assolutamente produrre quelle scarpe…stavo ricevendo l'incoraggiamento di una leggenda della calzatura e non ci ho pensato due volte!
 
Quali sono state le tappe fondamentali della tua brillante ascesa nel settore degli accessori di lusso?
Nell' inverno del 2015 ho lanciato la mia prima collezione ufficiale a Milano, partecipando al Vogue Talents. Da lì è stato un susseguirsi di concorsi ed eventi. La stampa ha iniziato a parlare di me ed il mio nome a rimbalzare in giro per il mondo. L'anno dopo sono stato vincitore del concorso “Who is on Next”. In giuria comparivano i più grandi nomi del mondo della moda, tra cui Pier Paolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, Suzy Menkez, la fondatrice di Buro 247/ Miroslav Duma e molti altri. L’autunno successivo sono stato scelto da Brandon Maxwell e Lady Gaga per un servizio su V Magazine relativo ai DESIGNER TO WATCH. Nel 2016 ho avuto il mio primo e più importante premio dal mercato americano, vincendo il “Vivian Infantino Emerging Talent Award", nell’ambito degli annuali di Footwear News: sono stato il più giovane designer ad aver mai ricevuto questo riconoscimento.

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Come mai il nome Giannico? Che cosa significa?
 Il nome Giannico è semplicemente la crasi tra il mio, Nicolò, e quello di mio fratello, Giacomo.
 
Perché le scarpe? Cosa rappresenta per te questo accessorio?
La scarpa rappresenta il sogno per eccellenza, il feticcio di tutte le donne, ancor più di un abito. La calzatura giusta può trasformare un look basico, rendendolo sofisticato in un solo istante.
 
Quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano le tue preziose collezioni? È corretto affermare che l’arte rivive in una scarpa?
L’arte è la linfa di tutte le mie collezioni. Tuttavia questa impronta, molto più evidente nelle mie prime collezioni, con accenti che oserei definire anche “stravaganti”, come la scarpa con la sfera koons, oggi è quasi impercettibile, pur essendo sempre protagonista nella fase di ispirazione.
 
L’ispirazione...da dove nasce?  
Da qualsiasi cosa. Un libro, un viaggio, una fotografia. Tutto ciò che è intorno a me. Quando i miei occhi traducono quello che sto vedendo in sensazione o emozione, allora capisco che mi posso lasciare trasportare, dando libero sfogo alla mia creatività. 

Che cosa proponi per la SS18?
La Spring-Summer 2018 rappresenta per me una collezione molto importante, perché segna il passaggio da un Giannico ironico ad un Giannico più maturo, più “serio”, che però mantiene sempre un leggero tocco funny. Per questa stagione i miei cavalli di battaglia sono sicuramente la mule con il cristallo e il tacco kitten 5 cm.  

Mi descriveresti la tua nuova Totem Bag? Perché hai scelto proprio questo nome, “Totem”, che rimanda ad un antico concetto di sacralità?
Ho deciso di chiamarla così proprio perché è un simbolo, un totem appunto. E’ una borsa quasi stilizzata, composta da una cornice in metallo, che prosegue nel manico. La compongono poche linee essenziali e continue. Ho assunto come modello la corrente artistica de Bahaus, a cui si uniscono influenze più moderne, come quelle dei designer Gabriella Crespi e Vincenzo De Cotis, che hanno ispirato la scelta del materiale distintivo della collezione: l’ottone.

Le tue sofisticate creazioni sono state indossate da celebrieties internazionali del calibro di Dita Von Teese, Karolina Kurkova, Emma Roberts, Chiara Ferragni, Giovanna Battaglia. Ma com’è la donna Giannico? A quale figura femminile ti rivolgi?
Tra tutte queste celebrities, la figura femminile che meglio incarna l’anima del marchio Giannico è  proprio Giovanna Battaglia. Una donna sofisticata ed elegante, ma allo stesso tempo fashionista ed ironica. 

Chi è Nicolò quando non veste i panni dello stilista? Passioni e interessi nel tempo libero?
Mi piace tantissimo viaggiare. Negli ultimi anni ho visitato molte città e Paesi del mondo. Nel mio cuore è rimasta l’India, dove vorrei ritornare presto. 

Giovanissimo, hai bruciato le tappe, raggiungendo traguardi di enorme successo. Cosa sogni adesso per il futuro del tuo brand?
Il mio obiettivo è quello di continuare a crescere. Ogni anno abbiamo compiuto un grande passo, lavoriamo sodo e speriamo di affermarci sempre di più, sul mercato e nel cuore delle donne.