Verona - la padrona non aveva figli

Il gatto Pilù è fra i più ricchi del mondo: eredita un milione e mezzo di euro, ma è una fake news

La bufala è quella di un'anziana, ex funzionaria della Presidenza del Consiglio, all'età di 88 anni che nel testamento indica Pilù

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Ogni anno viene stilata la classifica degli uomini più ricchi del mondo. Ora dovrà esserci anche quella dei gatti. E il posto d'onore deve andare a Pilù, un felino veronese adottato dalla signora Cecilia Anna D. Alla morte della padrone, l'animale ha infatti ereditato un milione e mezzo di euro. Questi soldi potranno essere usati solo per spese veterinarie, mantenimento e ogni altra necessità certificata di Pilù. Una bella storia, peccato che... non sia vera. Anche se era stata raccontata bene.

Come negli Aristogatti La donna è morta il 20 aprile scorso, all'età di 88 anni. Nubile, senza figli e nipoti, ha deciso di lasciare tutto all'amico di una vita: il gatto Pilù, che aveva adottato. Cecilia Anna D. è un'ex funzionaria della Presidenza del Consiglio dei ministri e ha fatto mettere nero su bianco che un milione e mezzo dei suoi risparmi dovevano essere lasciati al "legato Pilù", perché in Italia gli animali non possono essere destinatari di un'eredità. Quei soldi però dovranno essere usati solo per le spese che riguardano il gatto e nessun altro potrà disporne. Una storia che a molti ha fatto subito venire in mente il famoso cartone animato della Disney, "Gli Aristogatti", dove i cuccioli venivano trattati come figli dalla padrona.

La vicenda è stata raccontata dai legali della Fondazione Risparmiatori, ai quali la donna si era rivolta. "Ci aveva incaricato di predisporre un testamento in favore di Pilù", hanno spiegato all'Arena di Verona, "alla morte il suo patrimonio doveva essere usato in favore del gatto".

Aggiornamento La notizia che era stata diffusa dagli avvocati della fantomatica "Fondazione italiana risparmiatori" è risultata una fake news.