Si è suicidato Joshua James Corbett, diventato famoso per essere lo stalker di Sandra Bullock. Nel 2015 era addirittura riuscito ad entrare nella casa dell'attrice, che si era dovuta nascondere nell'armadio fino all'arrivo della polizia. L'uomo, 42 anni, si è ucciso nella sua abitazione di La Crescenta, nella Contea di Los Angeles. A nulla sono servite le 5 ore di negoziato con le forze dell'ordine.
Nessuno sparo Corbett non si era presentato a un'udienza in tribunale il 23 aprile, così i poliziotti hanno bussato alla porta della sua abitazione per eseguire un mandato. In tutta risposta, l'uomo si è barricato in casa e ha minacciato di uccidere gli agenti. A questo punto sono intervenuti gli Swat, la squadra speciale che agisce in casi ad alto rischio, come terrorismo o salvataggio di ostaggi. Cinque ore di trattative, che non hanno avuto l'esito sperato. Non si è sentito nessuno sparo provenire dall'interno. Corbett però è stato trovato morto, dopo essersi ferito da solo.
L'incubo di Sandra Bullock Nell'aprile del 2015 era arrivata una chiamata al numero di emergenza 911. Era Sandra Bullock terrorizzata perché un uomo si era introdotto in casa sua. L'attrice si era rifugiata nell'armadio, mentre lo stalker era arrivato fin quasi dentro la sua camera. Per fortuna, la polizia era intervenuta in tempo. Gli agenti trovarono un diario dove Corbett aveva descritto l'aggressione nei minimi dettagli e una serie di armi illegali detenute a casa sua. Il giudice lo condannò a 5 anni di libertà con trattamento sanitario obbligatorio, in quando all'uomo fu diagnosticata la schizofrenia.