DOPO GLI ESAMI DEL RIS

Pamela, la Procura accusa: "La ragazza fu uccisa e violentata da Oseghale"

Per i pm il nigeriano approfittò della 18enne mentre era sotto l'effetto di eroina. Il gip di Macerata ha accolto la richiesta di una nuova misura cautelare per omicidio ma ha respinto quella per violenza

© ansa

Oseghale violentò Pamela Mastropietro quando la giovane, poi uccisa e fatta a pezzi, assunse eroina. Lo sostiene la Procura di Macerata dopo l'esito degli esami del Ris che attestano che ci fu un rapporto sessuale. Per il nigeriano (che è in carcere per occultamento di cadavere e vilipendio) la procura ha quindi chiesto una nuova misura cautelare per omicidio e violenza. Il gip ha respinto la richiesta per violenza accogliendo invece quella per omicidio.

La tesi del giudice: rapporto consenziente - Per il giudice Giovanni Manzoni, che crede che tra la vittima e il suo assassino ci fosse un rapporto di amicizia, la tesi della violenza si basa solo su indizi investigativi mentre il rapporto sessuale potrebbe essere stato consenziente.

L'accusa del procuratore: Pamela fu violentata - Secondo il procuratore Giovanni Giorgio invece la ragazza sarebbe stata condotta da Oseghale nel suo appartamento e lì avrebbe consumato l'eroina procuratagli dal pusher. La procura è convinta che Pamela, la quale di lì a poco avrebbe avuto un malore per la droga assunta, non era in condizioni di accettare né di rifiutare il rapporto sessuale con lo spacciatore e lui l'avrebbe dunque stuprata. Quando la giovane si è sentita male, il nigeriano 29enne, probabilmente nel timore di esser scoperto, l'ha finita con un colpo alla testa e due coltellate che secondo l'esame autoptico hanno ucciso la ragazza. Poi l'ha fatta a pezzi per liberarsi del cadavere.

Il procuratore, riferisce Il Corriere Adriatico, si riserva di presentare ricorso al Tribunale del Riesame per quanto riguarda la violenza sessuale.

Awelima: "Innocent Oseghale chiese se volevo stuprarla" - "Il 30 gennaio Innocent mi telefono' chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva". A pronunciare la frase shock, intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona, è Lucky Awelima mentre parla con Desmond Lucky. A questa richiesta di Innocent Oseghale, Awelima avrebbe risposto che non era interessato. In un'altra conversazione, Awelima avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata.