13MILA VITTIME IN 10 ANNI

Primo maggio, Furlan: "Basta morire di lavoro, appello a Paese"

A Prato sindacati riuniti per il corteo dedicato alla salute e alla sicurezza sul lavoro

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"Tredicimila morti sul lavoro negli ultimi dieci anni sono il tributo che abbiamo pagato e che non vogliamo pagare più. Basta, non si può e non si deve morire di lavoro". Così la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dal palco del Primo maggio a Prato, lanciando "un appello forte che oggi si leva da tutte le piazze italiane, dal nord al centro, al sud".

Un appello rivolto alle imprese, ma anche alle istituzioni, ha aggiunto Furlan, sostenendo che "l'Italia deve ripartire dal lavoro e dalla sua sicurezza".

Camusso: "Più investimenti su sicurezza lavoro" - "La somma di mancati investimenti e precarietà ha determinato disattenzione alle norme di sicurezza" sul lavoro. "Ancora troppi insistono a dire che sono dei costi e devono essere tagliati", ma non è così, ha aggiunto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. "Nonostante tanta tecnologia, non la si usa per creare le condizioni di sicurezza. Inoltre c'è tanta ricattabilità che deriva dalla disoccupazione e dalla precarietà". L'aumento dei controlli, ha concluso la Camusso, "è una delle strade per risolvere il problema".

Barbagallo: "Morti sul lavoro come a inizio '900" - "Oggi siamo allo stesso livello di mortalità del 1911 e questo vuol dire che non stiamo facendo nulla", ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Si mette al primo posto il profitto", ha quindi sottolineato e invece bisogna investire di più sulla sicurezza sul lavoro e anche "aumentare le sanzioni".

Mattarella: "Il lavoro è la priorità" - "Non mancano difficoltà nel nostro cammino. Tuttavia, dove c'è il senso di un destino da condividere, dove si riesce ancora a distinguere il bene comune dai molteplici interessi di parte, il Paese puo' andare incontro, con fiducia, al proprio domani". Con questo invito generale a pensare al bene comune dell'Italia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso il suo discorso al Quirinale in occasione del Primo maggio. Per Mattarella "la crescita del lavoro e la sua qualità restano necessariamente centrali per ogni strategia di governo. Il lavoro è la priorità".