Governo, Di Maio: "I partiti hanno voluto rifiutare il cambiamento, ora al voto"
Amarezza del leader del M5s: "Potevamo realizzare cose di buon senso, ci abbiamo provato per 55 giorni". Fico: "La situazione è sotto gli occhi di tutti". Bernini (Fi): "Si rispetti la volontà popolare"
Revisione del Jobs Act e della legge Fornero, centri per l'impiego e pensione di cittadinanza "sono tutte cose che eravamo pronti ad inserire nel contratto di governo per cambiare l'Italia" ma "sono cose che i partiti che oggi vi riempiranno di auspici e moniti si sono rifiutati di fare perché hanno preferito tenersi Berlusconi e Renzi piuttosto che cambiare tutto. Al voto il prima possibile!". Così Luigi Di Maio su Fb in occasione del 1 Maggio.
Il leader del M5s porta avanti l'appello di qualche ora fa sul voto anticipato dopo aver incassato ripetute porte in faccia dagli altri partiti: "Sono cose di buon senso che si potevano realizzare - prosegue amareggiato a proposito della riforma del lavoro - e noi ci abbiamo provato per 55 giorni con tutte le nostre forze". Una delusione che traspare anche dalle parole del presidente della Camera,
Roberto Fico: "La situazione è sotto gli occhi di tutti. I tentativi sono andati così come avete visto, ora tocca al presidente Mattarella. Io ho piena fiducia in lui". E a chi gli chiedeva su cosa fare della legge elettorale: "Vedremo... Ora c'è il problema del governo".
Governo che non decolla e che offre l'occasione a
Forza Italia per ribadire la loro posizione: "Dopo questi due mesi in cui non si è riusciti a far decollare neppure un'ipotesi di governo - dichiara
Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato - occorre a nostro parere imprimere una svolta realistica e fattibile alla complessa situazione politica. Perdurando, come appare anche oggi dalle dichiarazioni di Di Maio e soci, veti e egoismi personali che prescindono dal rispetto della volontà degli elettori, restiamo convinti che bisogna invece partire proprio dal risultato delle politiche che ha assegnato la prima posizione al centrodestra unito". E anche questa volta ci si affida al saggio capo dello Stato: "Confidiamo nell'esperienza e nel senso dello Stato del Presidente Mattarella che saprà trovare una strada rispettosa del volere popolare"
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