Era il compleanno della fidanzata

Messina, imbratta il duomo e la polizia lo blocca: la dedica resta incompleta

Gli agenti l'hanno sorpreso con in mano una bomboletta di spray, mentre sporcava l'edificio storico. Ora rischia una multa salata

© facebook

"Sei stata la vittoria più bella in un mondo di sconfi"…tte? Un frase d'amore lasciata a metà, anche perché era stata scritta nel posto sbagliato. Un ragazzino di Messina è stato sorpreso dalla polizia mentre imbrattava un muro del campanile di piazza Duomo. Le parole spruzzate sulla parete con uno spray nero erano per la sua fidanzata, che quel giorno compiva gli anni. Il minore è stato denunciato e portato in commissariato.

I fatti Più dell'amore può la legge. Anche se quel giorno era il compleanno della sua ragazza, il campanile di piazza Duomo, uno dei simboli storici di Messina, non poteva essere rovinato. Una volante della polizia che passava da quelle parti ha colto sul fatto il graffitaro con in mano una bomboletta di spray nero, intento a finire la frase romantica. Quando ha visto gli agenti, si è spaventato. Non aveva con sé documenti, quindi ha fornito le proprie generalità e poi è stato portato in commissariato e denunciato.

Le possibili conseguenze Può sembrare una "ragazzata", ma la questione in realtà è più seria. Chi imbratta i muri di un edificio storico rischia una multa dai mille ai 3mila euro. In alcuni casi, è addirittura prevista la reclusione da tre mesi a un anno. Per ordine di un decreto legge emanato lo scorso anno, poi, il responsabile deve ripulire i luoghi sporcati o sostenere le relative spese per ripristinare il bene danneggiato. Per un reato del genere, le autorità possono procedere d'ufficio. Questo significa che se anche il proprietario dell'edificio volesse "perdonare" l'imbrattatore, la denuncia e il conseguente procedimento penale scatterebbero lo stesso.

I commenti su Facebook La polizia di Messina ha comunicato il proprio intervento attraverso un post su Facebook. Chi ha commentato è per la maggior parte d'accordo con le azioni degli agenti e non sono pochi quelli che chiedono "pene severe" e "multe salate". C'è anche però chi difende il ragazzino e chi ironizza.