Renzi: "No a governo con M5s, ma pronti a scrivere le regole insieme" | Di Maio: "Ego smisurato, noi ci abbiamo provato"
"Chi ha perso le elezioni non può andare al governo" ha spiegato l'ex segretario del Partito Democratico
"Il titolo di domani dovrebbe essere quello di tutti i giorni: siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo". Lo ha detto l'ex segretario del Pd Matteo Renzi, sottolineando che "non possiamo far passare il messaggio che il 4 marzo sia stato uno scherzo. Il Pd ha perso: tocca a Salvini e Di Maio a governare. Non possiamo rientrare dalla finestra come un gioco di palazzo" o con decisioni "dei caminetti romani".
Renzi: "Incontrarsi con Di Maio? Sì e magari in streaming, ma no alla fiducia"- "Incontrarsi è un bene, sempre. Si parlano le Coree, si possono parlare Cinque Stelle e Pd, Cinque Stelle e Lega. Penso che incontrarsi con Di Maio sia un fatto normale, naturale, come con altri leader. Secondo me andrebbe fatto in streaming l'incontro. Così vediamo se hanno cambiato idea su vaccini tav reddito di cittadinanza. Però le elezioni le hanno vinte loro", ha quindi aggiunto Renzi, sottolineando che "incontrarsi con Di Maio sì, votare la fiducia a un governo Di Maio no. Anche per rispetto della gente che sennò poi non crede più alla democrazia. Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno".
Renzi: "Governo Pd-M5s senza Di Maio premier? Lo esclude M5s" - Sui possibili scenari futuri l'ex segretario del Pd esclude anche la possibilità che ci possa essere un governo Pd-M5s senza Di Maio premier. "Lo hanno escluso loro. Ma no, questa storia di Di Maio premier a tutti i costi la pensa solo Di Maio: ha preso il 32%, è un bellissimo risultato ma l'aritmetica ha le sue regole. Il 32% non è il 51%. Ma venire a chiedere a chi hai accusato di tutti i mali e con cui non condividi l'idea del futuro di fare un governo...".
Renzi: "M5s-Lega facciano governo o proposta di riforma costituzionale" - "O fanno il governo i populisti" Di Maio e Salvini "che hanno vinto o facciano loro una proposta di riforma costituzionale", ha proseguito Renzi, spiegando che "dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l'Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente. Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell'Italia. E' un contrappasso dantesco. Salvini e Di Maio avrebbero avuto interesse a farsi un ballottaggio".
Renzi: "Pronti sederci con M5s-Lega per scrivere regole riforme" - E proprio sul campo delle riforme Matteo Renzi apre a M5s e Lega. "O M5s e Lega fanno il governo" o "scriviamo le regole insieme": legge elettorale e una riforma costituzionale per "fare iniziale davvero la terza Repubblica" perché con due Camere "il ballottaggio non è possibile", ha infatti spiegato. "M5s e Lega scrivetele voi le regole: noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene". "Un anno, due anni, un anno e mezzo. Con quale governo? Deciderà il presidente della Repubblica quale la forma migliore".
Renzi e il sistema semipresidenziale francese - Renzi ha quindi spiegato il modello che ha in mente: un sistema semipresidenziale alla francese. E, come conseguenza, una riforma elettorale a doppio turno di collegio, sul modello dei sindaci. La proposta di Renzi rimescola così le carte innanzitutto nel dibattito interno al Pd. Adesso, ammettono dalle altre aree del partito, si dovrà valutare se rivedere il contenuto stesso della direzione. Ma si aspettano innanzitutto le reazioni di Salvini e Di Maio.
Di Maio: "Da Renzi ego smisurato, noi ci abbiamo provato" - "Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l'abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato". Lo scrive Luigi Di Maio in un post su Facebook, aggiungendo che "noi ce l'abbiamo messa tutta per fare un governo nell'interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno".
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