"Le donne hanno diritto a non essere violentate, intimidite, assassinate". Con queste parole affidate a Facebook le suore di clausura del convento di Hondarribia si sono schierate contro la sentenza del tribunale di Pamplona che ha trattato come "abuso" e non "stupro" una violenza di gruppo ai danni di una 18enne. La decisione dei giudici ha scatenato un'ondata di proteste in tutta la Spagna e le carmelitane hanno deciso di aderire al movimento #yositecreo, cioè "Sorella, io ti credo".
Intanto in Spagna più di un milione di persone hanno firmato una petizione in cui si chiede alla corte suprema di revocare i giudici che hanno emesso la controversa sentenza. Secondo il tribunale di Pamplona i cinque uomini che hanno aggredito la 18enne si sono macchiati di "abuso" e non di "stupro" in quanto la ragazza durante la violenza "non si è ribellata" al branco. L'avvocato della giovane ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione. Mentre la difesa dei cinque chiederà l'assoluzione.