sintomi simili alle intossicazioni

Mangialonga recchese, "strage" di podisti: oltre 250 su 1.800 sono stati male dopo aver mangiato la capponada

Le scuse ufficiali degli organizzatori: "Stiamo facendo verifiche ulteriori non possiamo neanche escludere che sia dipeso dalle fontanelle disseminate lungo i sentieri o da un virus"

© facebook

"Strage" di podisti alla Mangialonga nel Golfo Paradiso, il percorso lungo le colline di Recco con immancabili tappe gastronomiche che avviene ogni 25 aprile: oltre 250 partecipanti hanno segnalato sintomi molto simili a un'intossicazione alimentare. Gli organizzatori si sono detti desolati e hanno promesso verifiche. Il sospetto è che ci fosse qualche ingrediente conservato male nella "capponada", pietanza locale tipica con tonno e acciughe.

Le scuse degli organizzatori non hanno placato la rabbia di molti partecipanti che hanno dichiarato di voler adire alle vie legali: oltre a non poter andare al lavoro ed ad aver pagato "per essere avvelenati", in molti lamentano di essere stati costretti ad annullare le prenotazioni fatte per il ponte del Primo maggio senza poter essere rimborsati.

Sulla pagina Facebook di Mangialonga del Golfo Paradiso assicurano che stanno facendo verifiche sul cibo rimasto ma al contempo ipotizzano anche che sia potuto essere un virus: "Stiamo valutando tutti i fattori che possono aver creato questi malesseri insieme ad esperti. Le cause potrebbero essere: in questo periodo molte persone soffrono di un virus influenzale che sta causando anche in soggetti che non hanno partecipato alla manifestazione gli stessi sintomi, lo stare insieme può aver creato una diffusione come anche l'aver bevuto, lavato mani nelle fontanelle o rivi incontrati durante il percorso Nella ricerca della causa verranno analizzate porzioni di cibo rimasto. Siamo dispiaciuti dell'accaduto e vogliamo capire quanto voi da dove è partito il problema. Grazie Staff Mangialonga", scrivono.

Il post però ha esacerbato gli animi. I podisti si sono sentiti infatti presi in giro. Luisa Capurro, una delle organizzatrici della marcia, ha ammesso al Secolo XIX che "è purtroppo vero che alcune persone sono state male dopo aver mangiato la pietanza, i cui ingredienti sono essenzialmente tonno e acciughe, stiamo facendo verifiche ulteriori. Non possiamo neppure escludere che il problema sia dipeso da alcune fontanelle disseminate lungo i sentieri".