“Ho deciso di dire la verità sulla mia omosessualità perché non volevo mentire”, così Rupert Everett si racconta in esclusiva a Verissimo. Il noto attore britannico ha parlato della sua decisione di fare coming out e dei motivi che lo spinsero tempo fa a rivelare la verità, diventando uno tra i primi attori ad Hollywood a parlare liberamente di omosessualità. “Non è stata una vera scelta, ma frequentavo abitualmente discoteche gay – dice Everett a Silvia Toffanin - e non volevo essere costretto a mentire, perché quando menti sei in una posizione fragile e sei vulnerabile. Ora però ho un compagno con il quale sono felice da 11 anni”. L’attore ha poi ricordato la sua infanzia e il momento preciso in cui ha deciso di diventare attore: “Volevo essere una ragazza da bambino e mia madre mi ha regalato una gonna che ho indossato fino a 7 anni. Ed è lì che ho deciso di diventare un attore”. Everett ha parlato poi dalla sua prima esperienza come regista: l'attore 58enne, infatti, ha scritto e diretto il film The Happy Prince - L'ultimo ritratto di Oscar Wilde, nel quale è anche il protagonista. Nel cast, troviamo anche il premio Oscar naturalizzato italiano Colin Firth e Emily Watson. E sul mondo patinato di Hollywood ha poi commentato: “Hollywood è un posto troppo stressante per gli attori. Ti senti sempre che sei o in una lista di quelli che stanno avendo successo o nell’altra, di quelli che ne stanno riscuotendo meno. E’ molto angosciante.”
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