Rupert Everett è l'ospite speciale della puntata in onda il 28 aprile, alle 16 su Canale 5, di "Verissimo". Nel salotto di Silvia Toffanin, il regista e interprete del film "The Happy Prince" parla del suo periodo passato come attore in America. E sulla scelta di dichiarare la propria omosessualità non ha dubbi: "Non volevo essere costretto a mentire, perché quando menti sei in una posizione fragile" ha detto.
"Hollywood è un posto troppo stressante per gli attori.Ti senti sempre di essere o in una lista di quelli che stanno avendo successo o nell’altra, di quelli che ne stanno riscuotendo meno. E’ molto angosciante" ha detto a proposito della scena attoriale americana, in base alla sua esperienza.
E proprio ricordando uno dei suoi successi hollywoodiani più grandi, il film "Il matrimonio del mio migliore amico", al fianco di Julia Roberts e Cameron Diaz, ha detto di quest’ultima: "Cameron ha smesso di recitare per il momento, ma sono sicuro che un giorno o l’altro farà il suo ritorno al cinema".
Le confessioni non sono finite. Rupert Everett, che è stato uno dei primi attori a dichiarare la propria omosessualità, è tornato a raccontare i retroscena della sua scelta. "Non è stata una vera scelta, ma frequentavo abitualmente discoteche gay e non volevo essere costretto a mentire, perché quando menti sei in una posizione fragile e sei vulnerabile. Ora ho un compagno con il quale sono felice da 11 anni".
Per la prima volta a "Verissimo" poi, ecco anche il musicista e compositore di fama internazionale Giovanni Allevi. Oltre a lui, tra gli ospiti, Patty Pravo, Gianmarco Tognazzi e Valeria Graci.