"Il racconto di un viaggio che si intreccia con altri mille viaggi". E' così che Annalisa Monfreda, giornalista e mamma, descrive il suo primo libro: "Come se tu non fossi femmina, appunti per crescere una figlia" (edito da Mondadori, pp.168, euro 16). Una raccolta di 50 lezioni di vita che la Monfreda, direttrice di Donna Moderna, ha pensato per le sue bambine e che ha voluto condividere con tutti coloro che si trovano alle prese con il mestiere più difficile del mondo: essere genitori. Insegnamenti che vogliono essere più consigli che precetti, perché "il dono più grande che una bambina possa ricevere è la libertà".
La scrittrice si è ritrovata ad affrontare da sola un viaggio in Croazia con le sue due figlie di sei e nove anni. Il marito, infatti, è stato costretto all'ultimo a rinunciare alle ferie. In un primo momento, l'idea di affrontare tutto da sola l'ha un po' spaesata. Ha pensato di rinunciare alla vacanza, di ripiegare su un luogo più vicino. Ma poi proprio lei, "disordinata" e "priva di orientamento", non si è data per vinta e ha trasformato quello che poteva essere un viaggio mancato in un percorso: un'esperienza di vita per lei e di crescita per le sue bambine. "Una settimana in auto con due figlie mi provocava la stessa vertigine che scalare la parete nord dell’Everest alla prima lezione di alpinismo. Ma a pensarci bene, mi provocava più felicità che vertigine. E forse il desiderio di farlo avrebbe controbilanciato i miei limiti e mi avrebbe aiutato a superarli", racconta la Monfreda.
E' così che, dall'esperienza di quel viaggio, è nato il suo primo libro: una raccolta di lezioni alle figlie che vuole essere anche un vademecum per i genitori. "Seguire i desideri e diffidare dei sogni; prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri; coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione; e inseguire la bellezza, in sé e negli altri". Sono solo alcuni degli insegnamenti contenuti nel libro fino a quello più importante: "Che un giorno, come me, ti ritrovi a ringraziare tua madre per tutto ciò che non ha fatto, che non ha detto, che non ha voluto insegnarti con le parole. Perché in quel suo non fare era racchiuso il dono più grande che una bambina possa ricevere, la libertà". E' l'augurio finale della scrittrice alle sue figlie e a tutte le figlie del mondo.
Ecco in anteprima il Prologo di Annalisa Monfreda: