I genitori di Alfie Evans hanno annunciato un nuovo ricorso in appello contro la decisione del giudice dell'Alta corte britannica Anthony Hayden di dire "no" al trasferimento del piccolo da Liverpool a un ospedale italiano. Il piccolo è tornato a ricevere nutrimento assistito nell'ospedale Alder Hey dopo aver resistito "per 36 ore" in seguito al distacco dalle macchine ed essere entrato nel secondo giorno di vita contro le previsioni dei medici.
"Alfie - ha detto Thomas Evans - resiste ancora bene come può. Sta lottando e continua a non soffrire. Non ha apnee e non dà segno di provare dolore". Il padre conferma che lui e mamma Kate hanno dovuto praticargli inizialmente anche la respirazione bocca a bocca, subito dopo il distacco dagli apparecchi che gli garantivano la respirazione, l'alimentazione e l'idratazione.
Il padre del piccolo ha poi rivolto un appello ai magistrati chiedendo sia concessa la "grazia" ad Alfie e che gli venga "riconosciuta la dignità di tornare a casa o andare in Italia". Thomas Evans ci spera ancora e ha raccontato ai media come si sia deciso a tentare la carta di un nuovo ricorso in appello per cercare di ottenere il trasferimento del suo bimbo dall'ospedale di Liverpool. In un primo tempo aveva detto no - "ero stanco di questi ricorsi respinti" - ma poi è stata la stessa Corte d'Appello a far sapere al suo avvocato di essere disponibile: "Noi pensiamo possa essere il segno di una svolta clamorosa".
Di fronte alla Corte d'Appello nell'udienza decisiva apertasi a Londra, l'avvocato che rappresenta la madre del piccolo ha affermato che Alfie comincia a essere "in difficoltà e ha bisogno urgente d'assistenza". Prima che iniziasse il dibattimento, il legale ha posto ai giudici problemi di rappresentanza visto che finora i genitori erano difesi entrambi da un avvocato del Christian Legal Centre.
Lunedì il tribunale aveva stabilito che l'Alder Hey Children's Hospital di Liverpool poteva interrompere le cure al bimbo di 23 mesi, affetto da una malattia neurodegenerativa particolarmente grave. I genitori, Tom Evans e Kate James, vogliono invece trasferire Alfie al Bambino Gesù di Roma. La Corte Suprema ha disposto che la famiglia non può portarlo all'estero, ma ha accordato il permesso per il trasferimento a casa.