IL PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA

Giorgio Napolitano ricoverato d'urgenza a Roma dopo malore: operato al cuore

Il presidente emerito della Repubblica, 92 anni, portato al San Camillo dopo aver accusato forti dolori al petto per problemi circolatori

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Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato ricoverato a Roma in ospedale per problemi circolatori. L'ex Capo dello Stato, 92 anni, è stato portato d'urgenza al Policlinico San Camillo dopo un malore con forti dolori al petto ed è stato sottoposto a un intervento al cuore. Napolitano avrebbe avuto un problema all'aorta.

Napolitano - spiega chi ha potuto stargli vicino quando il malore si è appalesato - non ha mai perso conoscenza. E' arrivato in ospedale lucido, rispondendo alle domande dei sanitari che poi hanno deciso per l'intervento.

Giorgio Napolitano viene definito l'uomo delle riforme a tutti i costi. Sempre accompagnato con discrezione dalla moglie Clio, ha iniziato il suo primo settennato gioendo per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio di Berlino, nel luglio 2006, e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso. Ma soprattutto "re Giorgio" ha dovuto affrontare quello che in molti considerano il periodo più buio degli ultimi 50 anni, navigando a vista tra gli scogli di una durissima crisi economica. E lo ha fatto con una convinzione incrollabile: che l'Italia avesse bisogno di stabilità politica. In nome di questo principio ha cercato sempre di evitare scioglimenti anticipati della legislatura.

Certamente il momento peggiore - che ha coniugato amarezza personale e preoccupazione istituzionale - è stato il suo coinvolgimento indiretto nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia con la eccezionale deposizione alla Corte di Palermo salita in trasferta al Quirinale. Quella di Napolitano non è stata infatti una presidenza leggera, né facile. Ma può rivendicare di aver mantenuto l'impegno preso il 15 maggio del 2006 quando da neo-presidente promise solennemente davanti alle Camere che non sarebbe mai stato il capo dello Stato della maggioranza che lo aveva eletto, ma che avrebbe sempre guardato all'interesse generale del Paese.

L'ultimo importante intervento pubblico è stato per presiedere i lavori dell'Aula del Senato, il 23 e il 24 marzo, in quanto senatore più anziano, per l'elezione del nuovo presidente di Palazzo Madama. Sempre attento e lucido osservatore della situazione politica, Napolitano compirà 93 anni il prossimo 29 giugno.