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Quando Mario si dà allo sport

Tra una principessa salvata e l’altra, la cricca di Mario scende spesso e volentieri in campo

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Non è di certo un mistero che nessuno come Nintendo sappia sfruttare i propri personaggi, anche quando non sono impegnati nelle loro occupazioni “ufficiali”, per così dire. Tanti ci provano, tanti ci hanno provato, tanti ci proveranno… e raramente i risultati sono equiparabili a quelli segnati dalle performance sportive della banda di Mario (e non solo).

Non esiste una ricetta segreta, ma semplice buon senso. Se vuoi evitare di bruciare i tuoi eroi, quello che conta davvero è semplicemente la qualità dei giochi in cui gli chiedi di impegnarsi una volta di più. Dosare con oculatezza le uscite, per evitare una sovraesposizione che spesso ha portato a vere e proprie crisi di rigetto da parte del pubblico, è l’altra conditio sine qua non. Tutte “regole” a cui Nintendo e i suoi team di sviluppo hanno sempre provato a tenere fede. Spesso con ottimi risultati.

Se un primo cameo di Mario è già presente in NES Open Tournament Golf del 1987, per la console a 8 bit che stregò il mondo, il primo vero gioco sportivo a tema “idraulico” si ha nel 1995 con Mario’s Tennis per Virtual Boy. Ma allora è il progetto stesso della console che per prima prova a esplorare il mondo del 3D stereoscopico ad affossare i risultati. Tanto che né il Virtual Boy, né ovviamente Mario’s Tennis sarebbero mai usciti dai confini del Giappone. Passano quattro anni ed è tutto pronto perché si dia l’inizio alle danze, questa volta senza alcun tentennamento o inciampo sul percorso.

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Nel 1999 è infatti la volta di Mario Golf per Nintendo 64, seguito nel 2000 da Mario Tennis, ancora una volta per Nintendo 64 (seguiranno versioni alternative, ridotte e modificate, per Game Boy). A occuparsene è un’etichetta esterna, Camelot Software, fino a quel momento celebre per i suoi giochi di ruolo e di strategia. A oggi sono proprio il golf e il tennis i due sport in cui Mario e la sua cricca si sono cimentati più spesso, quasi sempre senza deludere le aspettative.

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Alla base di entrambe le serie c’è una cura per il sistema di gioco certosina, che ovviamente non punta a replicare in maniera rigorosa e fedelissima ogni aspetto dello sport reale. Ma che è abile nel riprenderne i concetti fondamentali per poi piegarli alle sue esigenze. Senza per questo tralasciare una sorprendente pulizia e affidabilità di fondo quando si parla, soprattutto, di movimenti e di fisica. Poi, naturalmente, c’è tutta l’abilità di Nintendo (o chi al suo soldo) di arricchire il piatto con una serie di condimenti colorati, divertenti e stuzzicanti.

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Così ci sono top spin infuocati o green popolati da piante piranha. Sui campi in terra rossa o sulle colline si agitano Yoshi e Bowser, Waluigi (che ha debuttato proprio in Mario Tennis e non in un classico episodio di Mario) o Toad. Regole alternative aiutano a dare una rilettura assurda e giocosa a ogni sport, senza per questo allontanarsi mai eccessivamente dalla materia di partenza, così da mantenere sempre una discreta coerenza con lo sport di riferimento. I sistemi di controllo si rivelano spesso sufficientemente semplici da poter garantire a chiunque di provare a tirare qualche colpo e non di rado intervengono schemi semplificati per chi proprio non ne vuole sapere di combinazioni assortite e movimenti precisi al millimetro.

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La formula funziona talmente bene e con tale regolarità, che ormai i capitoli di Mario Tennis e Mario Golf sono praticamente degli appuntamenti fissi su ogni console di Nintendo (o quasi). A giugno sarà la volta del ritorno dello sport di sua maestà Roger Federer su Switch, con Mario Tennis Aces e qualche anno fa Mario Golf World Tour ha riempito d’erba e ferri 9 i 3DS di tutto il mondo.

Esistono però anche altre riletture. Tra il 2005 e il 2006 Nintendo si è lasciata andare a svariate sperimentazioni. A volte centrando il bersaglio, come con Mario Superstar Baseball per GameCube (è esistito anche un secondo capitolo per Wii, Super Mario Sluggers del 2008), altre volte convincendo un po’ meno, come con il calcetto incendiario di Mario Smash Football (ancora su GameCube e poi Wii) o il basket organizzato su DS da Mario Hoops 3-on-3, per l’occasione realizzato addirittura da Square Enix… la casa di Final Fantasy!

 

 

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