La Commissione europea ha avviato un'azione legale contro AstraZeneca per non aver rispettato gli accordi sulla consegna delle dosi del vaccino contro il Covid-19. Nonostante l'annuncio arrivi dal ministro della Salute irlandese, Stephen Donnelly, la multinazionale biofarmaceutica ha ribattuto di non essere "a conoscenza di alcun procedimento legale". In Germania, intanto, è stata approvata la norma sul cosiddetto "freno d'emergenza" al livello nazionale. In Italia è intervenuto il ministro Maria Stella Gelmini per sedare lo scontro politico sul coprifuoco (rimasto invariato dalle 22 alle 5): "Non durerà fino al 31 luglio".
Il caso AstraZeneca La questione dell'azione legale sarebbe stata sollevata mercoledì da Bruxelles in una riunione degli ambasciatori, durante la quale la maggior parte degli Stati membri dell'Ue si sarebbe dichiarata favorevole a citare in giudizio la società. Per procedere è prevista una scadenza alla fine di questa settimana, quando i Paesi dell'Ue dovranno firmare per avviare il procedimento. Ciò che è certo invece è che è atteso per venerdì un nuovo parere dell'Ema sul vaccino, realizzato insieme all'Università di Oxford. Le informazioni si concentreranno "sulla seconda dose, genere e fascia d'età", ha precisato la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, ricordando poi che in Europa "sono state somministrate 117 milioni di dosi e raggiungeremo le 3 milioni di dosi inoculate al giorno".
La Germania approva la normativa sul "freno d'emergenza" La situazione non sembra però migliorare in Germania, dove sono stati sfiorati i 30mila casi in 24 ore. Secondo i dati del Robert Koch Institut, i nuovi contagi sono stati 29.518, mentre i decessi 259. Intanto è stata approvata sia al Bundestag sia al Bundesrat la normativa voluta dalla cancelliera, Angela Merkel, per introdurre il cosiddetto "freno d'emergenza" contro il Covid-19 a livello nazionale. Per quanto riguarda la vaccinazione, l'obiettivo nel Paese è di aprire a partire da maggio all'intera popolazione adulta.
Scontro sul coprifuoco, Gelmini: "Non durerà fino al 31 luglio" In Italia è ancora acceso lo scontro nel governo e tra Regioni ed esecutivo sul decreto Covid. Al centro del dibattito ci sono la scuola e il coprifuoco, che è rimasto invariato dalle 22 alle 5, mentre la Lega e gli enti locali chiedevano un posticipo dell'orario d'inizio per agevolare i servizi di ristorazione a cena. In serata è intervenuto il ministro per le Autonomie Maria Stella Gelmini nel tentativo di calmare le acque. "Stiamo andando verso le riaperture, e questa conquista non è la vittoria di Salvini, di Forza Italia o del centrodestra: è la vittoria degli italiani. Il coprifuoco non durerà fino al 31 luglio, e non vediamo l'ora di abolirlo - ha osservato -. Ogni due settimane verrà fatto un check a tutte le misure previste dal decreto: il primo sarà a metà maggio. Dispiace che la polemica sul coprifuoco abbia un po' offuscato tutto il resto, ma questo è il decreto delle riaperture". Il ministro ha poi provato a rassicurare le Regioni anche sulla scuola in presenza: "Le scuole, con questo governo, sono state le prime a riaprire. Non dimentichiamo che oltre sei milioni di alunni sono in classe. Restava il problema dei licei, delle scuole superiori: sono quelle più problematiche per una questione logistica, per il problema dei trasporti". "Le Regioni avevano chiesto di partire dal 60% ed in questo senso avevamo raggiunto un accordo. Il presidente del Consiglio Draghi ha chiesto di fare uno sforzo ulteriore, ha posto un obiettivo minimo più alto, per cercare di far tutti meglio, ogni giorno. Nel decreto ci sarà scritto il 70%: ma non metteremo a rischio nessuno", ha concluso.
Vaccini, l'annuncio di Figliuolo: "A maggio oltre 15 milioni di dosi"Sulla campagna vaccinale in Italia il commissario per l'emergenza promette un'accelerazione per maggio. Dal 27 al 29 aprile "arriveranno a livello nazionale oltre due milioni e mezzo di dosi di vaccini anti-Covid e poi dal 30 aprile fino al 4-5 maggio quasi 2,6 milioni". Lo ha annunciato Francesco Paolo Figliuolo, aggiungendo: "Per maggio sono molto, molto positivo perché le stime mi danno oltre 15 milioni. La campagna vaccinale va avanti in maniera regolare".
India travolta dal virus, ospedali senza ossigeno Travolta da una seconda ondata di Covid-19, l'India ha sfiorato i 315mila nuovi contagi e superato i 2mila morti in 24 ore, una cifra che finora non era mai stata toccata in nessun angolo del mondo e che porta il paese ad un totale di 15,9 milioni di infezioni dall'inizio della pandemia. Gli ospedali e le cliniche private a New Delhi e Mumbai sono sovraffollati, i posti letto e le terapie intensive al completo. A rendere ingestibile la situazione pesa anche l'allarmante carenza di ossigeno e medicinali, reperibili ormai quasi esclusivamente sul mercato nero.