Dopo il caso del cellulare del terrorista

Sbloccare l'iPhone? Ora è possibile: creato un nuovo dispositivo che può aiutare la polizia

Nel 2015 l'Fbi aveva dovuto sborsare 900mila dollari per le indagini sul telefono di un terrorista, perché Apple si era rifiutata di collaborare.Con GreyKey diventerebbe gratis

© twitter

Nel 2015 la polizia di San Bernardino, in California, aveva dovuto sborsare 900mila dollari per trovare qualcuno in grado di sbloccare l'iPhone del terrorista, colpevole dell'attentato in una clinica per disabili della città americana. Apple si era rifiutata di collaborare e l'Fbi aveva dovuto rivolgersi a una misteriosa "terza parte". Ora potrebbe essere molto più semplice: arriva GrayKey. A Cupertino però si sta già cercando una soluzione.

Lo smartphone del terrorista Syed Farook e Tashfeen Malik avevano ucciso 15 persone e ferite altre 21 durante l'attentato in una clinica per disabili di San Bernardino. Durante le indagini, l'Fbi aveva avuto bisogno di avere accesso al cellulare di Farook, un iPhone 5C, ma non poteva sbloccarlo. Avevano quindi chiesto a Apple di installare sul dispositivo una versione speciale del sistema operativo iOS, in modo da aggirare il pin. Ma l'azienda di Cupertino si era rifiutata, giustificandosi con la paura che, se uno strumento del genere fosse finito nella mani sbagliate, avrebbe messo a repentaglio la sicurezza di milioni di utenti iPhone. La polizia aveva quindi dovuto chiedere a una "terza parte", della quale non ha rivelato l'identità. Potrebbe essere stata Cellebrite, azienda israeliana che vende soluzioni proprio per lo sblocco dei cellulari alle forze dell'ordine di tutto il mondo. Oppure un gruppo di hacker selezionati. Fatto sta che l'intervento degli esperti era costato 900mila euro.

Cos'è GrayKey Ora tutto questo processo potrebbe non avere costi. GrayKey è un piccolo hacker digitale, costruito dall'azienda Grayshift. Nel giro di qualche ora può svelare un codice di sicurezza di 4 cifre. Ci mette pochi giorni se il pin è di 6 elementi. Ha due spinotti ai quali bisogna collegare l'iPhone o l'iPad giusto per qualche minuto, poi parte l'hackeraggio. Apple sta già lavorando per capire come funzioni questo nuovo dispositivo e, soprattutto, come fermarlo. Nel frattempo ci sono alcuni piccoli accorgimenti che gli utenti possono attivare per "difendersi".

© dal-web

Come "difendersi" Il problema potrebbe non essere solo per criminali o politici che vogliono coprire eventuali affari illeciti. La questione è che se qualcuno è stato in grado di creare uno strumento del genere, non è detto che qualcun altro non riesca a replicarlo e usarlo magari per fini meno nobili. E' bene per tutti quindi, sapere come tutelarsi. Il sito Macworld ha fornito diversi consigli utili. Fondamentale cambiare password. Il nuovo codice deve avere almeno 10 cifre, in modo che GrayKey ci metterebbe almeno diversi mesi per trovarlo. Meglio se il nuovo pin è alfa numerico: frasi abbastanza lunghe, non solo parole, inframmezzate da segni di punteggiatura. Evitare naturalmente i termini più semplici e banali. Per fare questo, basta selezionare "Custom alphanumeric code" all'interno di "Passcode Options".