Sarà una rivoluzione a doppio senso di marcia: auto più tecnologiche e sicure che cambieranno gli spazi delle città, ma anche nuovi modelli urbani che porteranno a concepire le auto non più come un bene, ma come un servizio. Agli Icon Design Talks si è tornato a parlare di Smart Mobility e di come l’evoluzione dei veicoli e degli spazi urbani si condizioneranno a vicenda.
“Nel passato le città si sono sviluppate seguendo il progresso delle automobili, ora forse avverrà il contrario”, spiega Owen Ready, Senior Director of Brand Design Volvo Car Group. “Probabilmente nel futuro non le chiameremo più nemmeno auto: il modo di spostarsi sarà più fluido e sarà essenziale per noi collaborare con architetti e urbanisti”.
“Ci sarà una forte riduzione del traffico e l’auto sarà sempre più condivisa, passerà da bene a servizio”, sottolinea l’architetto urbanista Andrea Boschetti. “Nelle nostre città cambieranno tutte le infrastrutture che oggi sono occupate dalle vetture: meno carreggiate, più spazio a biciclette e pedoni e meno barriere architettoniche. Potremo riportare nella nostra vita quotidiana anche quel verde che oggi ci è stato privato da tutto ciò che fino a oggi ha ridotto lo spazio della qualità urbana ai minimi termini”.