DOCENTE ASCOLTATO IN PROCURA

Bullismo, offese al professore di Lucca: 6 studenti indagati | Tre indagati anche a Velletri

I reati ipotizzati per gli alunni sono violenza privata e minacce gravi nei confronti di un insegnante di italiano e storia. Proposte 5 bocciature

© da-video

Sarebbero sei gli studenti indagati dalla procura presso il tribunale dei minori di Firenze per gli episodi di bullismo avvenuti all'istituto tecnico di Lucca. I reati ipotizzati sarebbero violenza privata e minacce gravi nei confronti del professore di italiano e storia. Gli inquirenti starebbero vagliando anche la possibilità di contestare il reato di tentato furto dell'Ipad col registro elettronico, che uno studente prova a strappare al docente.

Fedeli: "Alunni che vanno bocciati" - Data la gravità dei fatti, tutti filmati con i cellulari dai ragazzi in classe, il ministro dell'istruzione, Valeria Fedeli, chiede una punizione esemplare: "I ragazzi vanno sospesi, il consiglio d'Istituto deve valutare la gravità dei fatti, che secondo me c'è, e gli studenti devono essere sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali". Ma non solo: "Vanno sospesi e sanzionati anche i ragazzi che hanno girato il video e che hanno guardato quanto avveniva in classe".

Il Consiglio di classe propone 5 bocciature - Dopo l'intervento del ministro, il consiglio di classe ha valutato i provvedimenti dal prendere nei confronti dei sei studenti coinvolti. Per 5 di loro sono state proposte sospensioni la cui durata comporta la bocciatura, mentre per un sesto studente la sospensione richiesta è di 15 giorni. Sabato il consiglio d'istituto valuterà se confermare o meno i provvedimenti proposti.

Tre indagati anche a Velletri - Al caso degli studenti di Lucca, si è aggiunto anche quello di un istituto tecnico di Velletri, avvenuto circa un anno fa ma il cui video è diventato virale nelle ultime ore, dove uno studente urla al docente: "Prof, ti sciolgo nell'acido". Anche in questo caso ci sono tre indagati. La Procura ha aperto un fascicolo per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, ma non è ancora chiaro quali siano le specifiche responsabilità addebitate a ciascuno dei tre; resta anche da individuare chi ha postato il video sui social.