PER ORA RESTANO I VETI

Di Maio gela la Lega: "Non tratto con Berlusconi e Meloni" | Ma si tenta il dialogo sull'appoggio esterno di FI e FdI

Forza Italia: "Dal M5s prova di immaturità, non vogliono governare". Salvini avverte: "Se non si muove nulla, ci provo io. O la va o la spacca"

© ansa

Dopo una giornata segnata dall'ottimismo sull'ipotesi di un governo M5s-centrodestra, Di Maio gela Salvini: "Non arriverò a trattare con Berlusconi, ci sono dei limiti", dice dopo l'incontro con la Casellati. Ma apre uno spiraglio sull'appoggio esterno "non ostile" di Forza Italia e Fratelli d'Italia ad un governo che nescesse su un "contratto" firmato con la Lega. E' il sentiero stretto di cui si parlerà al Quirinale quando la presidente del Senato andrà a riferire a Mattarella della sue esplorazione. "Da Di Maio una prova di immaturita'', replica FI. E Salvini avverte: "Se non si muove nulla, ci provo io: o la va o la spacca". Ma il Pd non crede alla rottura: "Di Maio sdogana FI, il resto è tattica", dice Rosato.

FI: "M5s immaturi, non vogliono formare il governo" - "E' evidente che un governo a guida M5s non credo che potrebbe avere l'appoggio né esterno, né interno, di Forza Italia o di Fratelli d'Italia", lo gela infatti il braccio destro di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, che apre invece ad "un governo a guida di un nostro alleato come la Lega". Non bastasse, la replica ufficiale degli azzurri è ancora più gelida: "Il supplemento di veto pronunciato dal Movimento 5 Stelle dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, il rifiuto di formare un governo. Si tratta dell'ennesima prova di immaturità consumata a danno degli italiani".

Nessun passo indietro dei 5 Stelle - Una doccia fredda che arriva sul capo dello stesso Matteo Salvini che sperava in un passo avanti del Movimento. "Ci sono dei segnali di novità dal M5s, confidiamo in quel che dirà Di Maio", aveva annunciato lasciando palazzo Giustiniani il capo dei lumbard dove era andato prima della delegazione M5s per il nuovo round di consultazioni con tutti i leader del centrodestra uniti. Un segnale di vicinanza a Berlusconi, ricambiato da un atteggiamento composto del leader azzurro che questa volta ha stretto i denti e si è imposto di non fare alcun commento.

Salvini: "Governo con tutto il centrodestra, non solo la Lega" - Ma l'ottimismo di Salvini ha dovuto fare i conti con il rinnovarsi di veti incrociati. "Noi faremo di tutto per avere un governo ma gli italiani hanno scelto di premiare l'interno centrodestra, non solo la Lega. Non è che il governo lo fai solo con la Lega", avverte Salvini dopo aver ascoltato le parole di Di Maio.

"La Lega non ci starà mai ad un governo tecnico" - Ma soprattutto lancia il suo altolà: "Non vorrei che qualcuno non avesse la stessa voglia di far partire un governo subito, da tutte le parti. Secondo me c'è qualcuno che tifa a far saltare un accordo politico per inventarsi l'ennesimo governo tecnico che poi spenna gli italiani, a questo la Lega non sarà mai disponibile". Sembra una indiretta "tirata di orecchie" agli azzurri, condita da un altro avvertimento: "Pur di non perdere altro tempo mi metto in campo direttamente io. Non mi interessano giochini o logiche politiche. E poi o la va o la spacca". Lui, assicura, sta cercando di "mettere d'accordo tutti, ma se non si muove nulla il governo lo metto in piedi io. E se non ce la facciamo - mette in chiaro - si va alle urne".

Meloni: "Italia ostaggio della smania di Di Maio di diventare premier" - "L'Italia oggi è ostaggio del bisogno disperato di Luigi Di Maio di sedere sulla poltrona del presidente del Consiglio", afferma la leader di Fdi, Giorgia Meloni, in Molise per la campagna elettorale. "Il Movimento 5 Stelle che è arrivato secondo pretende di dettare le regole come se avesse vinto le elezioni, ma il centrodestra non si spacca e rimane compatto", conclude.