"Questa mattina mi sono alzata e sto sotto a un treno, mi sembra di vivere un sogno nel senso che non mi sembra vero. Continuerò a lottare per rendere giustizia a mio figlio". Parla così il giorno dopo la sentenza di primo grado Marina Conte, la madre di Marco Vannini, ucciso a Ladispoli il 18 maggio 2015 a casa della fidanzatina, Martina Ciontoli. A Mattino Cinque la donna commenta la condanna a tutta la famiglia Ciontoli. "Non è vero che la legge è uguale per tutti, mio figlio chiede giustizia e la chiede a squarciagola come urlava a squarciagola dentro quella casa", continua la madre del ragazzo visibilmente scossa. "MI ritengo 'mazzata', come dicono dalle mie parti, io che ho dato tanto e fatto crescere mio figlio con dei principi non ho avuto niente dalla giustizia italiana. Mi auguro solo che il Pm si appelli perché hanno ucciso mio figlio due volte con questa sentenza".
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