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Scatti d'annata, ecco i primi ritratti della storia della fotografia: realizzati 175 anni fa negli Stati Uniti

Una raccolta di undici dagherrotipi torna alla vita grazie alla colorazione digitale: furono probabilmente scattati dal fotografo americano Matthew Brady negli Anni 40 dell'Ottocento

ipa

Volti e corpi di quasi 175 anni fa, in pose ed espressioni che oggi ci appaiono troppo "serie" se non addirittura inquietanti: sono i soggetti di quelli che vengono ritenuti i primi ritratti fotografici della storia. Le immagini, undici dagherrotipi ricolorati in laboratorio, sarebbero state scattate dal leggendario fotografo americano Matthew Brady negli Anni 40 dell'Ottocento, probabilmente all'interno del suo studio di New York.

Brady aprì il suo atelier fotografico nella Grande Mela nel 1845, con l'intento di ritrarre persone famose ed esporre gli scatti in una galleria. Tra le grandi celebrità immortalate spicca senza dubbio il sedicesimo presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln: furono proprio le immagini realizzate da Brady a far circolare la figura di "Honest Abe" nella campagna elettorale per le presidenziali.

Divenuto famoso, Brady orientò la sua attenzione verso gli strati più bassi della popolazione e, successivamente, verso gli effetti sul territorio americano della Guerra di secessione. L'artista documentò la campagna militare e inviò al fronte, sostenendo una spesa immane, numerose troupe di fotografi che realizzarono più di 10mila immagini.

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