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Elezioni 2018, ecco come si sono informati gli italiani sui social

Bias Tracker e Mapping Italian News hanno realizzato una panoramica sulle elezioni mostrando da un lato gli argomenti che hanno interessato di più gli elettori e dall'altro come si sono comportate le testate in vista del voto

tgcom24

Per prevedere il risultato elettorale era sufficiente andare a guardare cosa leggevano gli italiani sui social prima delle scorse elezioni politiche del 4 marzo. Le notizie e le fonti più condivise sono lo specchio dell'affermazione del Movimento 5 Stelle. Ma a tenere alto l'interesse durante la campagna elettorale non è stata solo la politica. Tra i temi con più interazioni anche argomenti d'interesse generale come l'immigrazione e il terremoto.

Questi sono i risultati emersi dal progetto " Mapping Italian News" lanciato dall'Università di Urbino. Insieme al lavoro di Bias Tracker -  che ha valutato il sentiment dei post su Facebook dei principali quotidiani - ha permesso di realizzare una panoramica completa sulle elezioni mostrando sia come si sono informati gli italiani chiamati alle urne sia come si sono comportate le testate in vista dell'appuntamento elettorale.

Mapping Italian News - Se si guardano i siti più dinamici, quelli cioè che hanno prodotto più articoli,  Il blog delle stelle e beppegrillo.it sono i due che hanno pubblicato le notizie con più engagement su Facebook. Solo a seguire le testate giornalistiche, con  Repubblica in pole position. Anche  Tgcom24 è nella top 25: alla tredicesima posizione dei siti con più interazioni su Facebook durante la campagna elettorale.

I risultati della ricerca mettono in evidenza come gli italiani abbiamo preferito fonti di parte alle testate generaliste. L'engagement delle due pagine web vicine al M5S ha superato i 15 milioni di utenti con un'interazione per articolo - in termini di like, commenti e condivisioni - che supera i 7mila per il blog e i 4mila per il sito di Beppe Grillo.

Elezioni e fake news - E' interessante notare che diverse fake news sono entrate nella classifica delle notizie con più engagement. Sono almeno cinque le notizie più condivise su Facebook durante la campagna elettorale che risultano essere non vere. Una di queste è la maxi donazione da parte di Claudio Baglioni in favore della popolazione colpita del terremoto del Centro Italia. La notizia è parzialmente falsa in quanto Baglioni ha davvero donato 700mila euro per la ricostruzione post terremoto, ma era il compenso di un concerto che nel 2017 ha tenuto in Vaticano e non aveva nulla a che fare con il cachet per la conduzione del Festival di Sanremo, come invece era riportato nella notizia.

Mentre ha ottenuto un engagement totale di 142mila, l’articolo della testata www.ilfatto.it - nulla a che vedere con www.ilfattoquotidiano.it - con la notizia del ritrovamento in Sicilia di 500mila schede elettorali già compilate. Storia totalmente priva di fondamento che però è al sesto posto per numero di condivisioni, reazioni e commenti. Nella classifica, tra i siti più produttivi, è entrata anche una fonte cosiddetta "hyperpartisan": un tipo di piattaforma produttrice di informazione “problematica”. Si tratta di piovegovernoladro.info: ha totalizzato oltre 640mila interazioni.

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Se si allarga lo sguardo anche ai siti che hanno prodotto meno articoli il distacco dell’informazione di parte dalle testate “tradizionali” cresce. Quattro dei primi sei siti nella classifica sono di parte e in tutto sono otto le testate hyperpartisan che entrano in questa classifica con un volume totale di interazioni che sfiora i quattro milioni. Salta all'occhio anche lo "strano caso" di Politvesti.com. Si tratta di un sito di informazione russa che ha pubblicato quasi 70 news in italiano relative a esponenti del M5S. Notizie che durante la campagna elettorale sono state riprese e condivise da altri siti web.

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La cronaca - Prima di andare alle urne, gli italiani però non si sono interessanti soltanto alla politica. Diversi articoli di cronaca sono finiti nella classifica di quelli con più interazioni. Notizie che hanno colpito la "pancia" degli italiani e che inevitabilmente hanno avuto anche un'influenza sul voto. Tra i temi che hanno interessato di più l'immigrazione e il terremoto.

Tra le news più condivise il monologo di Pierfrancesco Favino recitato l'ultima serata del Festival di Sanremo con un engagement totale di 433.939 interazioni . A tenere alta l'attenzione degli italiani anche la polemica attorno ai sacchetti di frutta e verdura a pagamento. Un dibattito da 275mila interazioni che probabilmente ha pesato sul risultato elettorale del Pd visto che uno degli articoli più condivisi riguarda la manager della Novamont, Catia Bastioli, definita vicina al segretario del Pd, che sarebbe amministratrice di una delle aziende leader nella produzione di sacchetti bio.

Anche Nonna Peppina, la 95enne diventata simbolo degli sfollati dopo il terremoto, è entrata nell'elenco delle notizie con più engagement in rete. La sua storia è rimasta nella classifica fino al giorno delle elezioni. 

Una notizia di cronaca che probabilmente ha influenzato l'orientamento degli italiani prima del voto è stata quella dell'omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa e fatta a pezzi a Macerata. La vicenda di Pamela e tutti i successivi sviluppi che hanno coinvolto Luca Traini, l'uomo che ha sparato all'impazzata su un gruppo di persone di colore per "vendicare" la ragazza, sono argomenti che hanno particolarmente interessato gli italiani in quanto gli articoli che hanno trattato questi temi sono stati tra i più condivisi. 
 
Mapping Italian News ha monitorato l'engagement di siti e articoli su Facebook nel corso dei sei mesi che hanno proceduto le elezioni. I risultati completi del progetto verranno presentati il 17 maggio a Urbino durante un evento pubblico trasmesso in live streaming.

Bias Tracker - Mentre il progetto Mapping Italian News monitorava cosa leggevano e cosa condividevano su Facebook gli italiani chiamati alle urne, un altro strumento analizzava invece il comportamento delle testate sul social network. Si tratta di Bias Tracker, progettato dal giornalista Ugo Barbara e sviluppato da Douglas Arellanes ed Edouard Richard. Bias Tracker nasce come strumento per monitorare il sentiment di una pagina web, che sia un blog, un sito o un profilo social.

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E' stato lanciato per la prima volta in occasione delle elezioni politiche del 4 marzo, circostanza in cui ha analizzato il sentiment di più di 57mila post su Facebook pubblicati dalle principali testate italiane. In sostanza Bias Tracker, grazie a un algoritmo sviluppato appositamente, ha valutato quanta opinione del giornalista o del social media manager ci fosse nel lancio di un articolo sul social network.

I risultati, disponibili sul sito, sono stati poi messi alla prova da un coder che ha verificato da un lato l'affidabilità di Bias Tracker e dall'altro ha analizzato se il sentiment dei post su Facebook fosse diverso da quello degli articoli. Con lo scopo di verificare se gli articoli venissero lanciati sul social con un tono volutamente più marcato nell'ottica del clickbait.

Dalla ricerca è emerso che Bias Tracker è uno strumento affidabile nella valutazione del sentiment: nel 71% dei casi l’algoritmo ha calcolato in modo corretto il sentiment dei 70 post campione presi in esame dal coder.

Inoltre è risultato che non c'è da parte delle testate una strategia a lanciare su Facebook gli articoli con toni sensazionalistici, si è riscontrata però la tendenza a utilizzare sul social un tono più forte rispetto a quello degli articoli. Infatti solo nel 10% dei casi c'è una notevole variazione tra sentiment del post e quello dell'articolo. Ma, in quasi la totalità dei casi analizzati, c’è una leggera oscillazione tra sentiment del post e quello del pezzo. Variazione che nel 31% dei casi diventa significativa. Tra le fonti analizzate anche Tgcom24 che però ha dimostrato di mantenersi piuttosto neutrale nel linguaggio utilizzato sia su Facebook che negli articoli.

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