IN PIAZZA GAE AULENTI

LightHenge, il futuro dell'energia all'Innovation Design District

Alla Design Week 2018, Edison e Stefano Boeri Architetti presentano “LightHenge: un raggio italiano nel cielo dell'energia globale”

© ufficio-stampa

Alla Design Week 2018, Edison e Stefano Boeri Architetti presentano “LightHenge: un raggio italiano nel cielo dell'energia globale”, un'oasi urbana alimentata da energia luminosa che rende visibile, scenografica e condivisibile l'idea di energia e le sue implicazioni nella cultura e nella società contemporanea. L'installazione è visitabile all'Innovation Design District in piazza Gae Aulenti.

L'Innovation Design District e il confronto sulle città del futuro - L'Innovation Design District è il distretto della città di Milano compreso tra Porta Nuova e Porta Volta: un luogo per alimentare il dibattito sui nuovi modi di vivere la città e l'abitazione a partire dalla loro ideazione e progettazione e in collaborazione con esperti, architetti e designer. 

LightHenge - “LightHenge è un’installazione di luce e suoni che rende scenografica e condivisa l’idea di energia urbana - ha spiegato l’architetto Stefano Boeri -. Di notte la piattaforma LightHenge diventa un accogliente satellite, che proietta nel cielo i suoi raggi di luce”. Nello stesso tempo, l’installazione agisce come dispositivo pubblico di decongestione che permette di sostare e ricaricarsi dalla frenesia dei flussi metropolitani. L’idea del progetto scaturisce da una riflessione su coppie di principi chiave che guidano l'attività e la ricerca di Edison, proiettandone la missione nel futuro: Energia/Movimento, Innovazione/Interazione, Rispetto/Cerchio, Cerchio/Condivisione, Equilibrio/Suono, Futuro/Luce.

La metafora urbana di LightHenge - La riflessione rispetto alle implicazioni urbane dell'installazione ribadisce il senso della visione sperimentale e innovativa perseguita da Stefano Boeri Architetti e da Edison. Prima che come forma d'arte, infatti, il progetto si propone come metafora urbana e culturale in miniatura, piccola anticipazione astratta di città e di civiltà del futuro capace di dar corpo, immagine e linguaggi a quel complesso principio universale che prende il nome di Energia. Quotidianamente e ininterrottamente per i sei giorni del Fuori Salone, “LighthHenge” agirà quindi come un dispositivo di regolazione delle energie urbane, capace di accendere l'attenzione sui flussi che attraversiamo e ci attraversano continuamente, ma anche di offrire un paesaggio inatteso per abbandonarsi a personali momenti di stasi: quelli in cui, a volte, si indirizza lo sguardo verso il cielo.

Edison e la costruzione del futuro - Con la partecipazione alla Design Week 2018, Edison prosegue il suo percorso di costruzione di un futuro di energia sostenibile attraverso un ruolo attivo negli ambiti della progettazione e dell’architettura. Del resto, Edison ha avuto sin dalle sue origini una competenza e un ruolo distintivi in questi ambiti. Fin dal 1930, con la realizzazione della Casa Elettrica concepita dal Gruppo 7 e da Piero Bottoni, Edison ha voluto mettere in luce le modificazioni espresse da una società sempre più complessa, in continua trasformazione, sviluppando un rapporto simbiotico tra studio architettonico, essere umano e tecnologia. Da sempre attenta al mondo della progettazione e dell’abitare contemporaneo, numerosi sono gli edifici, gli impianti, le strutture, realizzate da Edison in oltre 130 anni di attività. Tra i progettisti che hanno collaborato con le società del Gruppo, ricordiamo, tra gli altri: Piero Bottoni, Luigi Figini, Guido Frette, Adalberto Libera, Riccardo Morandi, Pier Luigi Nervi, Piero Portaluppi, Gino Pollini, Gio Ponti.