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Fatture false, a Tiziano Renzi e moglie avviso di conclusione delle indagini

Secondo l'ipotesi di reato formulata dalla procura di Firenze, le fatture sarebbero state emesse dalle aziende dei Renzi per operazioni inesistenti

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Sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagini a Tiziano Renzi, a sua moglie Laura Bovoli e all'imprenditore Luigi Dagostino. I genitori dell'ex premier e l'imprenditore erano stati indagati dalla procura di Firenze nell'ambito di un'inchiesta sull'emissione di alcune fatture false.

Secondo l'ipotesi di reato formulata dalla procura, le fatture sarebbero state emesse dalle aziende dei Renzi per operazioni inesistenti basate su due incarichi distinti dati nel 2015 dalla società Tramor srl, di cui Dagostino era amministratore, a società dei coniugi Renzi, la Party e la Eventi6, per studi di fattibilità relativi all'outlet The Mall di Reggello. Secondo i pm Christine von Borries e Luca Turco tali studi di fattibilità in realtà non sono mai stati effettuati mentre invece sarebbe corso il pagamento a favore delle società dei Renzi, in particolare alla Eventi6 "procurando a Laura Bovoli amministratore di diritto e a Tiziano Renzi amministratore di fatto un ingiusto profitto" con pari danno per la Tramor srl.

La fattura per la Party è di 20mila euro più 4.400 euro di Iva per lo studio di un'area destinata al 'food' in un nuovo insediamento commerciale nei pressi di The Mall; l'altra fattura, a favore della Eventi6, è di 140mila euro più 30.800 di Iva e riguarda lo studio di una "struttura ricettiva e food con i relativi incoming asiatici e la logistica da e per i vari trasporti pubblici".

Dagostino, indagato nel ruolo di amministratore di fatto della Tramor, è accusato anche di truffa per aver attestato la veridicità della fattura da 140mila euro più Iva con il successivo amministratore della Tramor, Remì Leonforte, il quale fu così indotto ad autorizzare il pagamento.

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