Export di nuovo in calo a febbraio
Pesa l'andamento delle vendite verso i Paesi extra-Ue
Anche a febbraio le esportazioni italiane hanno registrato una flessione congiunturale, diminuendo dello 0,6%. Il risultato emerso oggi dagli ultimi dati diffusi dall’Istat è comunque migliore di quello relativo al mese di gennaio, quando il calo mensile è stato del 2,6%. Anche in questo caso, però, l’andamento negativo è legato in larga parte alla flessione delle vendite verso i Paesi extra-Ue (-3,8% a gennaio e -2,6% a febbraio), mentre recupera l’export verso i Paesi dell’Unione europea (+0,9% contro il -1,5% del mese scorso).
Di riflesso anche l’andamento trimestrale mostra un calo: rispetto al periodo settembre-novembre 2017, le esportazioni totali realizzate tra dicembre e febbraio sono scese dello 0,1%. Anche in questo caso a bilanciare negativamente l’indice generale sono state le esportazioni verso i Paesi non Ue, diminuite del 2,1% contro il +1,6% che ha interessato le vendite verso i Paesi dell’Unione. Diverso il discorso se si estende il confronto con il febbraio dello scorso anno.
Su base tendenziale le esportazioni sono infatti aumentate del 3,9%, riflettendo il +6,9% dell’export verso i Paesi europei, bilanciato negativamente dalla variazione nulla delle vendite verso l’area extra-Ue. Entrando nel dettaglio, dalle tabelle dell’Istituto relative ai prodotti si può notare come la diminuzione mensile sia legata ai cali, piuttosto marcati, che hanno interessato l’export di beni di consumo (-3%, di cui -1,4% per i durevoli e -3,4% per i non durevoli) e di energia (-5,9%). La diminuzione trimestrale, invece, è frutto del -3,2% registrato per i beni strumentali. A livello tendenziale, invece, l’Istat ha registrato variazioni positive per tutti i principali prodotti.
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