"Posticipare il coprifuoco dalle 22 alle 23". E' una delle richieste che le Regioni rivolgono al premier Mario Draghi. Le Regioni e le Province autonome, inoltre, "prendono atto con amarezza delle decisioni emerse in Cdm in relazione al tema della percentuale minima per la didattica in presenza per le superiori. Un metodo che non ha privilegiato il raccordo tra le diverse competenze che la Costituzione riconosce ai diversi livelli di governo".
Nella lettera inviata dalla Conferenza delle Regioni al premier Mario Draghi si "sottolinea la necessità della previsione di un'apposita norma" nel prossimo decreto "che consenta di modulare le aperture delle attività in relazione all'andamento della situazione epidemiologica".
Le Regioni ritengono inoltre "necessario consentire, nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, l'effettuazione dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all'esterno, senza differenze di trattamento con riguardo agli orari di somministrazione (pranzo, cena)". "Una tale previsione - scrivono le Regioni in merito alla misura prevista dal dl sui ristoranti aperti con posti a sedere solo a cena - rischia di discriminare gli esercizi che dispongono degli spazi esterni rispetto a coloro che non ne dispongono".
Regioni a Draghi: uniformare date apertura spettacolo e sport - Uniformare le date di riapertura degli spettacoli e dello sport e anticipare l'apertura di parchi a tema e mercati, chiedono ancora le Regioni nella lettera. "Si evidenzia la necessità di uniformare le date di riapertura degli spettacoli all'aperto e degli eventi sportivi all'aperto - si legge -, al fine di evitare incomprensibili discriminazioni. Con riferimento invece ai parchi tematici si chiede di valutare l'anticipazione dell'apertura, parimenti alle attività dei mercati".
Non trascurare il settore del wedding - Programmare le riaperture del settore del wedding e delle piscine al chiuso sono altre due delle richieste. "Si richiede - si legge - di inserire un'apposita previsione per la riapertura delle piscine al chiuso. Parimenti si richiede di prevedere la riapertura del settore del wedding".