Il Salone del Risparmio 2018 chiude i battenti con un bilancio "positivo" e dati provvisori che vedono 16.200 iscritti e circa 15mila partecipanti di cui il 90% operatori del settore. Lo scorso anno la manifestazione chiudeva la terza giornata con 13mila partecipanti complessivi. Più di 150 i marchi presenti, per oltre 100 conferenze e 260 relatori, nazionali e internazionali.
I temi trattati - Ampio il ventaglio dei temi trattati, dai Piano individuali di risparmio (Pir) all'impegno dell'industria del risparmio gestito sul fronte dell'ambiente e del sociale. Particolare attenzione è stata rivolta al ruolo dei giovani che rappresentano, secondo il presidente di Assogestioni Tommaso Corcos, la "forza del cambiamento". L'industria del risparmio gestito è "fondata - ha aggiunto - sulle risorse umane e dobbiamo prepararci ai ricambi e ad inserire sempre nuovi talenti".
A calcare la scena dei Salone del Risparmio i dati sulla raccolta dei Pir ed una ricerca dell'ufficio studi di Assogestioni dalla quale è emerso che nel 2017 sono stati 800mila gli italiani che hanno deciso di destinare i propri risparmi ai piani individuali di risparmio.
Calenda: "Occorre investire in sviluppo e protezione" - Il processo di globalizzazione dalla caduta del muro di Berlino ad oggi è stato il tema affrontato dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda secondo il quale per traghettare il Paese verso il domani "occorre investire sia nello sviluppo che nella protezione: se questi due concetti non corrono di pari passo, allora, non sta insieme neanche la società". In un quadro caratterizzato da una crescente integrazione internazionale, l'adozione di provvedimenti di carattere sociale ed economico deve fare i conti con un futuro dai contorni sempre più sfumati. Bisogna ritornare "all'etica degli affari - ha concluso Calenda - cercando di non imboccare sempre la strada più facile".
Nava: "Il compito complesso della difesa del rispamio" - La giornata conclusiva del Salone del Risparmio ha visto l'intervento del presidente designato della Consob, Mario Nava, che lunedì si insedierà a capo della commissione di vigilanza. Tra i temi affrontati c'è stato quello della difesa del risparmio che è un "compito complesso". In questi ultimi cinque-sei anni "abbiamo cercato - ha aggiunto - di difendere il risparmio". Il momento cruciale è stato l'arrivo della crisi quando le "banche si sono trovate con una mancanza di capitale".