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Salone del Risparmio, ai raggi X il primo anno di vita dei Pir

Sono 800mila gli italiani che nel 2017 hanno deciso di destinare i propri risparmi ai Piani individuali di risparmio

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Il Salone del Risparmio passa ai raggi X i numeri e gli investimenti sui Pir, dopo il loro primo anno di vita. E' stata infatti presentata nel corso della rassegna dedicata al risparmio gestito, l'analisi realizzata dall'Ufficio Studi di Assogestioni. Sono 800mila gli italiani che nel 2017 hanno deciso di destinare i propri risparmi ai Pir (piani individuali di risparmio). Per più di 500mila risparmiatori si tratta del primo investimento della loro vita in fondi comuni. L'investimento medio ammonta a 13.678 euro.

I Pir - Apprezzati dai risparmiatori in particolare per i vantaggi fiscali che offrono (esentasse se si detengono per almeno 5 anni), i piani individuali di risparmio si sono imposti come un'innovativa fonte di raccolta di mezzi finanziari per la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

In generale per l'industria del risparmio gestito "la sfida è quella di portare più risorse verso gli investimenti di lungo termine, in un mondo che non può più funzionare solo con i titoli di Stato", sottolinea il direttore generale di Assogestioni, Fabio Galli, aggiungendo che i Pir danno un contributo "molto forte" e "portano risorse verso le imprese più piccole".

I Pepp - Anche l'Unione europea è al lavoro per un nuovo modello di previdenza individuale, attraverso i Pepp (prodotti individuali pensionistici paneuropei), all'esame di Europarlamento e Consiglio Ue. "C'è da attendersi un accordo entro la fine di quest'anno", indica il direttore mercati finanziari della Commissione europea, Ugo Bassi, sottolineando che "l'ambizione è quella di creare un marchio di fabbrica famoso nel mondo, che risponda alle esigenze di un lavoratore più mobile", il quale, "al di fuori dei propri confini nazionali, avrà l'esigenza di portare con sé gli investimenti fatti nel Paese di origine". I Pepp, infatti, sono rivolti a lavoratori dipendenti o autonomi, ma anche agli studenti, che vorranno assicurarsi una "pensione di scorta", caratterizzata da standard unificati e valida su tutto il territorio europeo.

Il trend digitale - Altro trend, che potrebbe concretizzarsi in futuro, riguarda il digitale. Un risparmiatore europeo su tre sarebbe disponibile a comprare dei prodotti finanziari sulle piattaforme dei colossi del web (Facebook, Apple, Microsoft, Google e Amazon). In prima linea i Millennials che, al 56%, ritengono sufficiente uno smartphone per la gestione dei propri risparmi, contro il 45% della generazione più adulta ( 35-54anni).

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