Assenti dal lavoro per assistere familiari con handicap, erano in vacanza: presi
I due impiegati erano dipendenti della Asl di Teramo. I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata allo Stato e disposto un sequestro di beni pari a 70mila euro
Assenti dal lavoro per oltre 1.300 giorni complessivi, ufficialmente erano in permesso retribuito per assistere familiari affetti da handicap grave. In realtà due dipendenti della Asl di Teramo sono stati scoperti dalla guardia di finanza mentre erano impegnati in attività personali o addirittura in vacanza fuori regione. Per i due la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio e ha disposto il sequestro di beni per 70mila euro.
Per loro l'accusa è di
truffa aggravata ai danni dello Stato. Sono stati proprio i finanzieri della Tenenza di Nereto (Teramo) a smascherare i due impiegati, che sono stati pedinati e filmati dagli uomini delle Fiamme gialle. Inoltre su di loro sono stati condotti accertamenti incrociati anche attraverso l'esame dei telepass autostradali: i due non assistevano nessun familiare, come risultava invece dal congedo retribuito concesso loro dall'azienda sanitaria e previsto dalla legge in questi casi.
Gli impiegati, che tra loro sono parenti, sono stati fotografati in diverse situazioni legate alla sfera privata. Attraverso testimonianze e altri accertamenti tecnici, come anche l'esame dei tabulati telefonici e dei conti correnti bancari, è stato dimostrato come fossero
impegnati in molte altre attività, ma non quella di assistere pazienti affetti da grave handicap.
Il sequestro di oltre 70mila euro disposto dai magistrati corrisponde al danno nei confronti dello Stato derivante dalla loro
condotta illecita: secondo un calcolo fatto dagli inquirenti, infatti, ammonterebbe a 1.337 il numero di giorni in cui i due si sarebbero assentati dal lavoro per attività personali invece che di assistenza.
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