L'abusivismo nel commercio e nel turismo vale 22 miliardi di euro: un "fatturato in nero" che, secondo le stime di Confesercenti, è pari al 14% del giro d'affari regolare e sottrae all'erario introiti per 11,5 miliardi di euro. "Se le attività abusive fossero azzerate - osserva l'associazione - l'Erario recupererebbe abbastanza per finanziare un cospicuo taglio dell'Irpef. La regolarizzazione farebbe emergere 32mila posti di lavoro aggiuntivi".