Dal mondo dello spettacolo si alza forte il dissenso nei confronti del nuovo decreto del governo in fatto di restrizioni anti-Covid. E a farsi sentire è anche Gianmarco Mazzi, amministratore e direttore artistico dell'Arena di Verona. "Se non sarà prevista una deroga, il coprifuoco alle 22 è una sentenza di morte per il mondo dello spettacolo dal vivo - dice -. Non hanno riflettuto, spero ci rimettano mano e testa. Stavolta non rimarremo in silenzio".
Non c'è solo l'orario del coprifuoco a suscitare rabbia e sgomento, ma anche la limitazione a mille spettatori per gli spettacoli all'aperto. L'Arena aveva annunciato nelle scorse settimane di essere pronta a ripartire in sicurezza fino a 6mila presenze e aveva confermato alcuni spettacoli previsti per la prossima estate. "Faccio una proposta - dice Mazzi -: che il biglietto di un concerto, con data, nominativo, orario di inizio e di fine dell'evento possa valere come autocertificazione per tornare a casa dopo la fine dello spettacolo. Se vogliamo far riprendere il settore dobbiamo trovare il modo di lavorare".
Per l'ad, "non c'è base logica, non c'è stato approfondimento da parte dei tecnici". Il primo evento previsto all'Arena è il concerto-evento de Il Volo, omaggio a Ennio Morricone, il 5 giugno, che andrà in diretta tv e da cui sarà estratto anche uno speciale di 60 minuti per l'americana Pbs. "Se non sarà possibile farlo in presenza, lo faremo comunque, ma sarà l'immagine giusta da mostrare al mondo? E non staremo in silenzio: se sarà necessario, io, il sindaco di Verona e magari anche Il Volo, ci incateneremo, come mi invitava a fare Dario Fo per far valere le proprie ragioni", minaccia Mazzi.
FRANCESCHINI: "LA STAGIONE DELL'ARENA NON E' A RISCHIO" - Sulla vicenda Arena di Verona si svolge anche un botta e risposta tutto politico tra il leader della Lega Matteo Salvini e il ministro della Cultura Dario Franceschini. A un tweet in cui Salvini definiva "folle mettere a rischio la stagione dell'Arena", il ministro ha risposto dando, indirettamente, una risposta anche a Gianmarco Mazzi. "Anche se non ha fatto votare il decreto dai suoi Ministri, Salvini potrebbe almeno farselo spiegare - ha detto Franceschini -. Scoprirebbe che una norma prevede, come lo scorso anno, la possibilità di derogare al limite massimo di 1.000 spettatori all'aperto, con decisione della conferenza delle regioni. Quindi, come lo scorso anno, l'Arena potrà avere la deroga su iniziativa della Regione Veneto". Nessun cenno però al problema coprifuoco.