Il corpo non mente. O almeno lo fa con grande difficoltà e può tradire i nostri veri pensieri e aspirazioni. Ecco perché è importante imparare a leggere i segnali non verbali che ci arrivano dai nostri simili ed essere consapevoli il più possibile di quelli che inviamo noi. Ricordiamo però che è abbastanza facile controllare le parole, ma la gestualità e la postura sono in gran parte legati al subconscio e quindi sono molto difficili da pilotare. Qualcosa però si può fare, tenendo presente che, in amore come sul lavoro o con gli amici, è impossibile non comunicare.
I MESSAGGI – Innanzi tutto rassegnamoci: non è facile mettere a tacere il nostro corpo. Basta una semplice stretta di mano per rivelare tante cose di noi. A proposito: anche questo semplice gesto di saluto ha le sue regole: deve essere fatto a mano aperta cpon il pollice rivolto in su e saldo, senza stritolare la mano dell’altro. Cerchiamo di proporci agli altri nel modo il più possibile sereno e positivo, possibilmente armati di sorriso: questo è il primo passo per trasmettere un’immagine gradevole di noi stessi, come persona aperta, simpatica e sicura di sé, senza arroganza. Anche se abbiamo qualche preoccupazione sull’esito dell’incontro, che sia amoroso o di lavoro, la cosa più importante è controllare l’agitazione. Se riusciamo a mantenerci tranquilli eviteremo di tradirci con ammiccamenti, sudorazione esagerata, eccessivi movimenti delle mani e della testa, o addirittura tormentando le ciocche di capelli, mordicchiando le labbra e altri tic del genere. Insomma, il modo migliore per apparire sereni è sforzarsi di esserlo per davvero.
QUESTIONE DI SGUARDI – Il contatto visivo è fondamentale. Se evitiamo lo sguardo dell’interlocutore o se volgiamo gli occhi altrove, daremo l’impressione di essere sospettosi, o poco interessati, o anche poco fiduciosi in noi stessi. Se poi ci troviamo davanti a una persona che ci interessa in senso sentimentale, il gioco degli sguardi è cruciale: il fatto di chinare le palpebre per qualche istante, o di voltare appena la testa come per osservare l’altro di sottecchi, magari con un sorriso appena accennato e con un battito di ciglia è uno dei più classici giochi di seduzione.
LA POSTURA – E’ il modo in cui si parla con tutto il corpo. Incrociare le braccia davanti al petto è un segnale di chiusura e di difesa estrema: in linea di massima è un gesto da evitare il più possibile. Meglio appoggiare le mani in grembo, se si è seduti, senza far notare che magari stiamo stringendo le dita mentre contiamo fino a dieci per mantenere la calma. Oppure si può appoggiare una mano su un ginocchio e l’altra al tavolo. Soprattutto nei rapporti formali, ad esempio durante un colloquio di lavoro, è importante mantenere una postura eretta e “vitale”: mostrarsi afflosciati o seduti in maniera scomposta trasmette una pessima impressione. Mentre il nostro interlocutore parla, dobbiamo mantenere una posizione di ascolto attivo, con il busto eretto e lo sguardo attento. Proibito abbandonarsi allo schienale e lasciar vagare lo sguardo: daremmo l’impressione di essere annoiati e poco interessati.
E SE C’E’ IL CUORE DI MEZZO – Il linguaggio del corpo è importantissimo nel lanciare messaggi di seduzione e nel comprendere in che modo l’altro reagisce ai nostri richiami. Di solito l’istinto dà una mano importante: come abbiamo detto sopra, i segnali corporei sono per la maggior parte inconsapevoli. Quando una persona nutre un interesse per un’altra, tenderà ad avvicinarsi fino a entrare nel suo spazio personale, cercherà (inizialmente con cautela) di entrare in contatto fisico, magari sfiorando un braccio o una mano. Per mostrare il proprio interesse a un uomo, una ragazza di solito giocherella con i capelli, oppure con un anello o un altro gioiello, o anche con il colletto della camicia o con un lembo del vestito. Lui invece si sfiora una tempia, annuisce spesso, si sporge in avanti con il corpo per avvicinarsi a lei, annuisce ripetutamente alle sue parole, alza un sopracciglio in segno di consenso, mostra interesse e sensibilità. Quando l’attrazione è scattata, la pupilla può apparire dilatata. A questo, non resta che lasciar parlare la chimica.