"TROPPO INVASIVE"

Riviera adriatica, un flash mob per dire basta alle trivellazioni con l'air-gun

I manifestanti si sono più volte accasciati a terra urlando "boom" per simulare i danni che subisce l'ecosistema marino

© tgcom24

Lungo tutta la riviera adriatica, domenica 8 aprile, si è tenuto un flash mob di protesta contro le trivellazioni, effettuate con la tecnica dell'air-gun che provoca gravi danni all'ecosistema marino. La manifestazione, a cui hanno partecipato diverse associazioni ambientaliste, è stata organizzata per sensibilizzare sul tema il nuovo Parlamento visto che di recente il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi di due Regioni contro l'utilizzo di tecniche invasive per la ricerca di idrocarburi.

Durante il flash mob i manifestanti si sono accasciati più volte a terra urlando "boom" per simulare proprio i danni che subiscono i pesci e tutto l'ecosistema marino quando viene utilizzata l'air-gun come tecnica per le trivellazioni. Secondo gli ambientalisti, si tratta di uno strumento troppo invasivo: consiste nello sparare aria compressa che produce onde che si propagano nei fondali.

"Negli ultimi anni ci sono stati ben nove provvedimenti di valutazione di impatto ambientale favorevoli per le ricerche petrolifere in undici zone dell'adriatico", hanno protestato gli ambientalisti. La manifestazione si è svolta in varie città e ha interessato l'intera riviera adriatica: dal Veneto all'Emilia Romagna, dalle Marche alla Puglia, passando per Abruzzo e Molise. In questo modo singolare i manifestanti hanno rivolto un appello al nuovo Parlamento perché tuteli le regioni che vivono di turismo, ma anche di pesca, e che hanno particolarmente a cuore la salvaguardia del mare.