SGRIDATI I GENITORI

Reggio Emilia, il prete di Novellara: "O il telefonino o la Prima Comunione"

Il sacerdote rifiuta di celebrare il sacramento se i genitori regalano cellulari ai giovani. E li sgrida: "I ragazzi devono giocare non chattare, aspettano l'ostia solo per lo smartphone"

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"I bambini devono giocare a pallone, non chattare". E' questo il rimprovero rivolto da Don Giordano Goccini, parroco di Novellara (Reggio Emilia), ai genitori. Il sacerdote, esperto di giovani e di comunicazione, spiega la sua intenzione di rifiutare il sacramento a tutti quei bimbi che aspettano l'ostia in cambio dello smartphone. "Se regalate gli smartphone, niente Prima Comunione", spiega.

La comunione diventa quindi un ulteriore occasione di riflessione. L'appello di don Giordano Guccini, infatti, è stato accolto in maniera positiva dai genitori e dai nonni dei ragazzi dell'oratorio. Il sacerdote ha, infatti, proposto ai familiari di mettersi d'accordo tutti su quando regalare ai figli il cellulare, in modo che non vi siano gelosie e discriminazioni tra i bambini. La speranza è di rivederli giocare tutti insieme a pallone in parrocchia, come accadeva un tempo. Anche la cresima per il sacerdote sarà un pretesto per riflettere e, dall'anno prossimo, non ci sarà un'unica celebrazione collettiva, ma quattro. Per dare maggior tempo al raccoglimento senza usare Sms.

"Il problema non è la tecnologia, perché il mondo deve andare avanti, ma è necessario educare i ragazzi rispettando i loro tempi. La Comunione deve essere celebrata con una certa semplicità - ha detto a L'Adige il sacerdote - e invece ho l'impressione che quando si esagera con la cornice il quadro non sia granché. E poi noi adulti - ha aggiunto don Goccini - non ci rendiamo conto della mancanza di educazione che c’è. Dobbiamo insegnare ai ragazzi il senso del limite. Lo smartphone è proprio la tentazione di essere illimitati, di poter comunicare con tutti".