Parte male il dialogo Salvini-Di Maio su un possibile governo M5s-centrodestra. "Gli italiani chiedono di fare. Ci sono il 51% di possibilità di fare un governo tra centrodestra e 5 Stelle", ha detto il segretario leghista. Ma il leader M5s ha risposto: "C'è lo 0% di possibilità che il Movimento vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di centrodestra". Controreplica di Salvini: "Di Maio, in questo momento, mi interessa meno di zero".
"Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l'unico dialogo possibile è tra Lega e 5 stelle. Lui parla di nuovo, se per nuovo intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi è uno strano concetto di nuovo", ha spiegato Salvini. "Di veto in veto in veto non si va lontani, bisogna rispettare il voto degli italiani. Io ho voglia di dialogare, ho voglia di costruire e ho voglia di cancellare la legge Fornero, ridurre le tasse, espellere un po' di clandestini: ci proverò fino all'ultimo, se non fosse possibile la parola torna agli italiani".
Salvini: "51% possibilità governo centrodestra-M5s" - "Ci sono il 51% di possibilità di fare governo tra centrodestra e Cinquestelle", ha spiegato Salvini. "Di Maio - ha sottolineato ancora Salvini- vuole smetterla di dire come un bambino o faccio il premier o non gioco più e confrontarsi sui problemi veri del Paese, dalla disoccupazione alla povertà agli immigrati oppure no?", e in ogni caso "per noi ha ribadito Salvini - alla nascita di un governo politico serio che affronti i problemi del Paese la sola alternativa è tornare a votare. Non esistono altre soluzioni solo per far passare il tempo. Il Paese non se lo può permettere".
Salvini: "A disposizione solo con maggioranza certa" - "Se non c'è un governo serio si torna a votare. Non possiamo essere l'ultima ruota del carro. Farò di tutto per dare un governo a questo Paese che chiede cambiamento. Io mi sento pronto a prendere per mano questo Paese ma solo con una maggioranza certa. Serve un accordo scritto tra centrodestra e Cinque Stelle", è quindi tornato a dire in serata Salvini.
Di Maio: "Ha 0% governo con ammucchiata Berlusconi-centrodestra" - Non si è fatta attendere la risposta del M5s: "C'è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di centrodestra", ha scritto Di Maio su Twitter.
Controreplica del leader leghista: "Se arrivano solo no, di nuovo al voto" - "La risposta a Di Maio è la vita reale: significa che c'è una squadra che ha vinto, voglio dialogare, non voglio fare il premier a tutti i costi, sono disposto a parlare di programmi, ma se dall'altra parte arrivano solo no, si va a votare e gli italiani daranno il loro voto a chi si fidano di più e penso che saremo noi", ha affermato Slavini da Spilimbergo (Pordenone). "Sono cpronto a incontrare tutti, anche Di Maio. E non pretendendo di fare il premier. Ma se dall'altra parte ci sono arroganza, veti e supponenza non si va lontano", ha ribadito.
L'appello di Fico: "Occorre dialogare" - Sempre sul fronte Cinquestelle, è intervenuto anche il presidente della Camera, Roberto Fico. Bisogna dialogare, ha ribadito, "per cercare di risolvere i problemi che affliggono il Paese: dalla lotta alla povertà, alla corruzione fino all'obiettivo di annullare gli incidenti sul lavoro". "Auspico - ha poi ribadito - che i gruppi dialoghino per fare una governo che alla fine riesca a risolvere questi problemi, così come la gente ci chiede".
Di Maio: "Non farò premier per tirare a campare, ma sono fiducioso in governo di cambiamento" - "Ha senso andare al governo se quel governo sarà in grado di cambiare tutto: non avrebbe senso fare il presidente del Consiglio per tirare a campare", ha detto poi in tarda serata Luigi Di Maio prendendo la parola in un comizio a Termoli e sottolineando di essere "fiducioso che un governo si formerà e sarà un governo del cambiamento", "per questo stiamo chiedendo che il premier sia del M5s" perché solo "noi possiamo garantirvi che quelle cose scritte nel contratto si faranno".
Consultazioni non prima di giovedì, si terranno in due giorni - Il secondo giro di consultazioni si avvierà non prima di giovedì. Il calendario dovrebbe essere diffuso martedì sera dal Quirinale e l'orientamento è quello di confermare lo svolgimento in due giorni. Quindi, al momento, le consultazioni potrebbero svolgersi o giovedì e venerdì o venerdì e sabato.