DOPO "GREASE" CON "NON MI HAI PIU' DETTO TI AMO"

Cuccarini e Ingrassia: "Rieccoci insieme a teatro, Sandy e Danny più maturi..."

Dopo 20 anni i due attori di "Grease" si ritrovano per una commedia inedita scritta e diretta da Gabriele Pignotta: "Il mio debutto nel teatro di prosa", dice Lorella

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"Sono molta emozionata, questa è la mia prima volta nella prosa", spiega Lorella Cuccarini presentando "Non mi hai più detto ti amo", scritto e diretto da Gabriele Pignotta, in scena fino al 22 aprile al Teatro Manzoni di Milano, in cui recita accanto al suo storico "compagno" Giampiero Ingrassia: "Felicissima di avere proprio lui al mio fianco, mi ha tenuto a battesimo in 'Grease' e lo ha fatto anche qui". Dopo essere stati Sandy e Danny nel famoso musical i due attori si ritrovano quindi sul palco: "Più maturi, consapevoli e con un peso specifico ben diverso".

Una reunion quella tra i due attori, che il pubblico ha salutato con gioia ed affetto, come dimostrano i tanti sold out già registrati: "Mi sento come si sentono le rockstar quandoricostituiscono i loro gruppi dopo tanti anni, ma a me sembra passata una settimana dall'ultima replica di Grease", scherza Ingrassia."Rincontrerete in qualche modo la coppia di Grease, che prima era però una coppia di fidanzatini, leggera e spensierata e si ritrova qui con 20 anni di differenza, più matura, più consapevole”, aggiunge la Cuccarini: “Sandy e Danny erano due personaggi esili, che si muovevano come in due bolle di sapone. Oggi ci ritroviamo con un bagaglio di esperienze professionali e umani e portiamo in scena due personaggi con un peso specifico ben diverso, perché è la nostra esperienza di vita che li anima tutte le sere".

Una commedia ironica, intelligente, appassionante, cucita addosso a due protagonisti perfetti: istrionici e straordinariamente affiatati. Per Lorella un grande debutto nel teatro di prosa: "E' stato importante mettermi in gioco con uno spettacolo di parola dopo 20 anni di musical. Ed è stato facile appassionarmi ad un personaggio mai esistito, che ho potuto inventare e rendere tutto mio, non dovendo confrontarmi con i protagonisti come nei musical. Il risultato è stato di grande soddisfazione, questo vuole dire che il mio futuro a teatro si può ampliare di tanti e tanti altri personaggi".

La famiglia è il motore principale dello spettacolo e si mostra con le sue fragilità e con la sua forza. Lorella è Serena, donna, madre e moglie che si è immolata per la famiglia, ma che ad un certo punto decide di mettere tutto in discussione e di cominciare a pensare a se stessa: "La mia Serena è un personaggio bellissimo e, anche se in realtà io sono diversa, mi piace molto questa donna coraggiosa che sa trasformare un momento di grande difficoltà in un’occasione di crescita per tutti, perché tenta di rinascere più consapevole e matura di prima, mettendo in discussione la famiglia non per sfuggirle, per salvarla", spiega la Cuccarini. Il cambiamento messo in atto da Serena porta infatti delle conseguenze a tutta la famiglia, al marito Giulio (Ingrassia) e ai figli Tiziana e Matteo (Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti): "Forse proprio la normalità è la forza dello spettacolo", dice la Cuccarini.

Ed è questo che il pubblico ama: "La gente si immedesima e si ritrova, e alla fine dello spettacolo vengono da noi a raccontarci le loro storie". L’amore tra uomo e donna e tra genitori e figli è visto con leggerezza ma anche con passione e ognuno vi ritrova quindi uno spaccato della sua vita e qualche piccolo insegnamento, come spiega il regista: "Oggi ancora di più che in passato, la famiglia per sopravvivere ai cambiamenti deve trovare anche lo spazio per il singolo, per l'individuo e non solo per il ruolo che ricopre".

Un fiore all'occhiello della commedia è la partitura musicale firmata tutta da Giovanni Caccamo, in scena, durante qualche recita, per cantare dal vivo, alla fine del primo atto il brano 'Se partissimo domani'. "Lo spettacolo ha una forte impronta cinematografica, per questo mi piaceva l'idea di una colonna sonora", racconta Lorella: "Un amico mi ha presentato Giovanni Caccamo che in 15 giorni, dopo aver letto il copione, ci ha mandato una canzone, 'Se partissimo domani', appunto. da lì è nato tutto il resto ...".